Il reddito di cittadinanza in Sardegna.
Il reddito di cittadinanza potrebbe presto cambiare forma. O meglio, destinatari. Si pensa infatti a dare precedenza a chi studia o ha intrapreso un percorso lavorativo e/o di formazione.
Infatti, meno del 3% dei beneficiari del reddito possiede una laurea, con la conseguenza che, ad ottobre 2020, su circa un milione di beneficiari ritenuti occupabili solamente in 200.000 circa hanno trovato un contratto di lavoro.
Questo problema si riflette infatti sulla natura stessa del reddito. Il fine ultimo è quello di inserire i beneficiari nel mondo del lavoro: cosa che, in mancanza di titoli adeguati o esperienze lavorative passate, viene meno.
Per questo motivo potrebbe essere varato un provvedimento che limiterà i beneficiari del reddito di cittadinanza solamente a coloro che studiano o cercano lavoro. Chi parte svantaggiato in questo potrebbe essere indirizzato a patti formativi alternativi a quelli per il lavoro e l’inclusione sociale.
Oltre a ciò potrebbe arrivare una sorta di bonus per dare una spinta agli inserimenti lavorativi: chi accetta di lavorare, per un periodo non superiore ai sei mesi, potrà nuovamente chiedere il reddito di cittadinanza, alla stessa cifra a cui aveva precedentemente diritto. I prossimi provvedimenti in ambito economico daranno conferma o meno della novità.