La stilista ha utilizzato un antico metodo giapponese.
Nasce la prima sciarpa in seta colorata con il mirto di Sardegna e decorata col metodo shibori. Ad annunciare la creazione è la stilista turritana, Antonella Fini.
“Lo studio delle erbe tintorie, l’ambiente sempre più inquinato e la curiosità mi hanno spinto a fare i primi esperimenti. Abbiamo necessità di tornare alle origini – esordisce la stilista -. La magia delle piante ti fanno estraniare dal mondo attuale e ti catapultano in una nuova dimensione. È così che attraverso lo shibori, tecnica antica giapponese che consiste nel legare il tessuto o manipolarlo immergendolo poi nel colore per ottenere disegni astratti, l’ho utilizzato con le erbe. Tra queste il mirtillo, la robbia e la curcuma che li ho utilizzati nelle mie esperienze con le stampe vegetali. Il trionfo dell’eucalipto, gerani, ortensie e l’edera sono una vera magia. Ma il mio chiodo fisso era sua maestà il mirto. È cosi che ho unito le due tecniche ed il risultato è stato fantastico”.
Antonella Fini, conosciuta come la stilista turritana, ha all’attivo numerose sfilate di moda. Tra le più importanti quella del Gran Ballo delle debuttanti di Stresa e dello scorso anno ad Ostia.
Per Antonella, la scelta del mirto per decorare le sciarpe non sono casuali. Si rifà ad una credenza dell’antichità dove la pianta veniva considerata di buon auspicio.