La Giornata della Memoria a Ittiri
In scena la voce narrante di Daniele Monachella che con l’accompagnamento musicale di Giovanni Sanna Passino alla tromba
“I ricordi sono di due specie: i nostri ricordi, dipinti nella mente e nel cuore, che il tempo scolorisce o confonde; e i ricordi altrui, che ci sono solo raccontati, e di racconto in racconto diventano altri ricordi, si allontanano dai ricordi iniziali e a poco a poco si perdono; alla fine non sono più nemmeno ricordi. Qualche volta, i ricordi si aiutano di cose e di oggetti, una foto, una lettera, una pietra col nome e la data; altre volte i ricordi sono solo nomi a piè pagina di storie più grandi e importanti, un corpo minore rispetto a un testo maiuscolo, ed anche così a poco a poco scompaiono o sono dimenticati.” La vita, la morte ed il ricordo di Zaira Coen rappresentano quanto di più concreto e intenso per mantenere viva la memoria, per non dimenticare. “Una vita normale di una ragazza mantovana venuta in Sardegna per amore, laureata a Bologna in Scienze e arrivata a insegnare in un austero e famoso Liceo dell’isola, dove oggi le è intitolato il Laboratorio. Aveva sposato un medico conosciuto in città, e la sua vita d’isola sarebbe finita nell’isola. Ma in agguato c’era non solo il dolore normale della vita, che la lasciò sola; ma anche il dolore della storia degli uomini, storia di forza e violenze imposte e subite. Quando quella storia assunse la forma di una legge che non voleva più al loro posto i cittadini italiani di razza ebraica Zaira Coen pensò a sua sorella, a lei e alla sua famiglia: e decise di lasciare l’isola dove era stata felice, e di raggiungerla. Fu così che unì il suo destino a lei, perché furono arrestate e deportate. Nello stesso vagone, le due donne, s’immagina che trovarono altre tre sorelle, anch’esse dell’isola ma che lontane dall’isola erano state catturate: ed insieme, senza possibilità di scegliere, intrapresero il viaggio verso il luogo freddo dove non era possibile chiedere ‘perché’.
Questi ricordi – in parte basati su altri ricordi, in parte solo sull’immaginazione – raccontano di quest’incontro sul vagone piombato tra sorelle accomunate dal ricordo del mare di Sardegna, in quel viaggio infinito e insieme finito verso Auschwitz. Alla base della nostra invenzione, ci sono le biografie delle sorelle Ida e Vittorina Mariani (nata a Porto Torres nel 1904, deportata a Bergen Belsen) e di Ione e Zaira Coen.”
Daniele Monachella e MAB Teatro hanno scelto un testo originale, di grande impatto emotivo che arriva per la prima volta in scena a Ittiri grazie al contributo della Fondazione di Sardegna Progetto “PASSAVAMO SULLA TEARRA … LEGGENDO”
POSTO UNICO €10,00
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