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Data

Set 26 - 30
Evento terminato!

Ora

8:00 - 18:00

Ultima settimana per visitare la mostra “Onda Nuragica” a Sassari

Fino al 30 settembre, ultima settimana per visitare la mostra “L’Onda Nuragica. Arte, artigianato e design alla prova della preistoria” presso il padiglione Tavolara a Sassari.
La mostra esplora l’influsso esercitato dalle civiltà nuragica e prenuragica sull’arte e la cultura del Novecento e del contemporaneo in Sardegna, esaminando i riflessi del “discorso nuragico” in diversi ambiti della produzione visuale: dalla pittura e scultura all’architettura, al design e all’artigianato, dagli audiovisivi ai social media e alla cultura di massa.
Nel 1949 e nel 1950 le due mostre di bronzetti nuragici, allestite all’Opera Bevilacqua La Masa di Venezia e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, curate da Giovanni Lilliu e Gennaro Pesce, portarono la preistoria sarda all’attenzione della cultura internazionale. Si toccava il culmine di una riscoperta avviata già nell’Ottocento a opera di studiosi e di viaggiatori, quindi stimolata dalle campagne di scavo condotte nella prima metà del secolo.
Gli artisti e gli intellettuali sardi degli anni Cinquanta trovarono nella civiltà nuragica un riferimento ideologico forte, funzionale alla costruzione di una nuova identità regionale.
Ne scaturì un preciso filone iconografico, che sarebbe durato fino agli anni Sessanta, reinventandosi poi nell’epoca postmoderna e contemporanea. Sull’evoluzione del tema influirono l’impatto del turismo, la diffusione delle culture new age, i movimenti no global e neo global, l’emergere a livello scientifico di una rinnovata attenzione degli studiosi anche in campo internazionale e a livello di costume il fenomeno della fanta-archeologia.
L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri. Una mostra organizzata dalla Fondazione Nivola, promossa dal Comune di Sassari, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” – Direzione Regionale Musei della Sardegna, l’Università degli Studi di Sassari, e il supporto della Fondazione di Sardegna, di Bibanca e di ARS/Arte Condivisa in Sardegna.