La lettera dell’ex sindaca di Giave Maria Antonietta Uras.
L’ex sindaca di Giave, Maria Antonietta Uras, ha scritto una lettera ai suoi concittadini. Una missiva per ringraziare i giavesi della fiducia data nel maggio 2015, e rinnovare la passione, spirito di servizio e grande amore nella forte azione politica, quella con la P maiuscola, a favore della comunità.
“Mi sono dedicata senza alcun risparmio di energia all’obiettivo di tutelare gli interessi del nostro paese e della bella gente quale siamo – scrive la consigliera Uras -. Insieme con la collaborazione dei consiglieri e assessori, che in questi anni hanno amministrato il paese, e il Comune, insieme ai dipendenti che hanno svolto con grande professionalità il loro ruolo, abbiamo lavorato con energia per tutelare il nostro patrimonio culturale, economico e sociale per promuovere Giave nel territorio della Sardegna“.
Uras ha fatto presente che l’impegno è stato per molti versi entusiasmante, ma anche difficile per via della grave crisi economica e del Covid-19 che sta arrecando non poca sofferenza. L’unità, tuttavia, ha permesso di superare momenti difficili con grande determinazione, coraggio e azioni propulsive.
“Lasciamo alla amministrazione Chessa una comunità ancora coesa, una situazione di bilancio ordinata e alcune potenzialità importanti da sviluppare – ha proseguito l’ex primo cittadino del Meilogu -. Sono grata a tutti i cittadini sinceramente, sia alla stragrande maggioranza con la quale ho avuto un eccellente rapporto e che mi hanno dato tanta fiducia, sia a chi non mi ha sostenuto nello svolgimento del mio compito in questi anni o in questa operazione di voto“.
La battagliera Maria Antonietta, infine, si è scusata per eventuali errori che ha potuto commettere, ma anche per ciò che non è riuscita a realizzare. Tenendo certamente conto dei tagli finanziari, della burocrazia e la mancanza di personale. Una consiliatura svolta senza alcun interesse personale, lavorando sotto i canoni della politica del risparmio. Da qui la promessa di lavorare lealmente al bene della comunità dai banchi dell’opposizione insieme ai consiglieri Delogu e Faedda.