Scale salvaspazio: quali modelli scegliere

Le soluzioni ideali per delle scale salvaspazio.

Come oggetto decorativo e struttura essenziale per collegare due livelli, la scala assolve una funzione primaria anche quando la superficie utilizzabile è poca. Per collegare la taverna all’abitazione, per raggiungere il sottotetto trasformato in mansarda o per ampliare casa e magari unire due miniappartamenti in un trilocale su due piani, le scale salvaspazio sono la variante migliore.

Scale salvaspazio a chiocciola

 Quando l’esigenza è sprecare meno spazio possibile, bisogna concentrarsi su un obiettivo primario: ridurre il più possibile l’estensione della scala. Se questa dunque è la necessità, è meglio lasciare stare le tradizionali scale diritte e a rampa, perché sono le più ingombranti. Quando ogni metro quadrato è prezioso la scelta migliore sono le scale a chiocciola, che avvitandosi su loro stesse richiedono solo lo spazio per le superfici d’appoggio e di arrivo. Oppure si ricorre alle scale salvaspazio.

Le scale salvaspazio a farfalla

Principalmente le scale salvaspazio sono di due tipi, quella a scomparsa e quelle con i gradini sfalsati, chiamate anche scale giapponesi o scale a farfalla. La caratteristica principale di questa scala è nello sviluppo dei suoi gradini che sono sfalsati l’uno dall’altro così da indicare l’appoggio alternato, uno per il destro e l’altro per il sinistro. Sono grandi circa la metà dei gradini della scala tradizionale perché la superficie è intagliata e sagomata. Guadagnando centimetri a ogni gradino, hanno il vantaggio di occupare la metà dello spazio necessario a una scala classica. Ovviamente sono ripide, ma sicure e comode. Sono la scelta ottimale quando si ha bisogno di scale salvaspazio che abbiano anche un impatto estetico gradevole.

Le scale salvaspazio a scomparsa

La scala serve a collegare il livello superiore solo occasionalmente? Si può ricorrere a un altro genere di scala salvaspazio. Le scala a scomparsa o retrattili sono un ottimo compromesso quando bisogna adattarsi a spazi ridotti. Possono avere una struttura in metallo oppure in legno, gradini antiscivolo e maniglioni o corrimano, per un percorso che assicuri comfort e sicurezza. E ci sono diverse varianti.

  • Quelle a fisarmonica sono scale retrattili con una struttura di metallo che si estende manovrando un’apposita asta o con un meccanismo motorizzato. Questo tipo di scala ha generalmente la struttura di metallo e gradini antiscivolo, alcuni modelli sono dotati anche di maniglioni per assicurare il passaggio in sicurezza. Sono perfette per gli spazi ridotti, una volta chiuse scompaiono come “impacchettate” dentro la botola del soffitto e aperte possono atterrare anche in una piccola anticamera.

  • Anche la scala salvaspazio pieghevole è perfetta quando servono ingombri minimi. Questa variante si sviluppa però in due o tre segmenti ripiegati su loro stessi che si aprono calando al suolo. Hanno dei piedini nella porzione che tocca terra e in genere sono dotate anche di solidi corrimano. Possono essere molto più robuste delle scale a fisarmonica e quindi avere anche un aspetto più rassicurante, molto simile alla scala tradizionale, con il vantaggio di scomparire all’occorrenza.

  • La scala a scomparsa scorrevole ripropone l’essenzialità della semplice scala a pioli, quelle classiche usate per i lavori in casa e dagli operai per raggiungere i punti alti e scomodi o per cambiare le lampadine. In pratica questo tipo di scala, disponibile sul mercato sia in legno che in alluminio, è formata da tre segmenti che scorrono l’uno sull’altro fino a toccare terra. Sono la soluzione pratica e funzionale per accedere a soffitte e sottotetti perché in genere sono più robuste ma non sono eccessivamente costose. E ovviamente come tutte le scale salvaspazio non richiedono interventi per lavori di muratura salvo l’apertura nel soffitto per la botola d’accesso.
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