Onlus e Associazioni no profit fanno parte dei possibili beneficiari a cui destinare il 5 per mille. Si tratta di una misura fiscale volontaria e non obbligatoria che permette a tutti i contribuenti di donare una quota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) al sostegno di queste realtà del Terzo Settore, che operano in attività socialmente utili e rilevanti (volontariato, assistenza, promozione sociale, ecc.), in modo privato e senza alcun fine di lucro. Per donare il 5 per mille a una onlus, occorre apporre la propria firma e inserire il codice fiscale dell’Associazione durante la compilazione del modello Redditi Persone fisiche, modello 730 o scheda allegata alla Certificazione unica (per chi non è tenuto a fare la Dichiarazione dei Redditi). Se mancano queste due indicazioni, il 5 per mille rimarrà nelle casse dello Stato. Si tratta di una misura senza costi extra, il cui ammontare è direttamente proporzionale a quanto dichiarato, da effettuare entro il 30 settembre 2024 (per la consegna del 730 ordinario) o il 30 novembre 2024 (per la consegna del modello Redditi PF).
Per poter beneficiare di questo contributo, le onlus devono essere iscritte all’Anagrafe e nel registro unico nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Fanno inoltre parte di questa categoria le cooperative sociali, mentre sono escluse le imprese sociali costituite in forma di società.
5 per mille: gli obblighi per Onlus e Associazioni no profit
Tutte le Onlus e le Associazioni no profit che beneficiano del 5 per mille sono obbligate a documentare in modo chiaro e trasparente come hanno utilizzato le somme ricevute. Devono cioè redigere un rendiconto e una relazione illustrativa in grado di dimostrare dettagliatamente l’utilizzo delle risorse ricevute, le attività svolte e i progetti attivati. Questo deve essere fatto entro 1 anno dalla ricezione del 5 per mille e deve essere non solo inviato al Ministero competente, ma anche pubblicato online sul proprio Sito Web, in modo che i contribuenti possano verificare in ogni momento come sono state finalizzate le somme versate e in che modo.
Come scegliere la Onlus a cui destinare il 5 per mille
Come abbiamo spiegato sopra, il 5 per mille è una misura volontaria che si basa sulla libera scelta: questo significa che ogni contribuente è assolutamente libero di decidere a quale Associazione destinarlo senza alcun vincolo, se non che questa sia riconosciuta e presente nella lista dei beneficiari ufficiale. Se però si è indecisi e non si sa a chi donare la propria quota, la cosa migliore da fare è informarsi e puntare su Onlus che possono dimostrare bilanci trasparenti, obiettivi chiari e risultati già raggiunti. Questo permette di avere maggiore sicurezza che la somma che riceveranno verrà realmente utilizzata per qualcosa di concreto e tangibile. Ad esempio, Medici senza Frontiere opera da oltre 50 anni nel cuore dei conflitti, delle epidemie e delle catastrofi naturali, salvando milioni di persone ogni anno e aiutando intere popolazioni in difficoltà o escluse dall’assistenza sanitaria con tempestività e imparzialità in ogni momento dell’anno. Sul Sito ufficiale si possono trovare i risultati ottenuti, i Paesi raggiunti e tutti i dettagli di come vengono utilizzate non solo le somme ottenute tramite donazioni, ma anche quelle del 5 per mille. Solo nel 2023, proprio grazie a queste cifre, Medici senza Frontiere ha potuto attivare 5 importanti interventi di emergenza e progetti di medio e lungo termine in favore di chirurgia e medicina d’urgenza, malnutrizione, salute materno-infantile e riproduttiva, assistenza sanitaria e psicologica e prevenzione e cura della malaria. Questo significa che un piccolo contributo da parte di ogni contribuente può davvero fare la differenza nel mondo.