L’energia rinnovabile è sempre sostenibile?

Impianto fotovoltaico

Si sente sempre più spesso parlare di energia rinnovabile e sostenibile e in molti tendono a considerarle come concetti sovrapponibili, ma in realtà non è proprio così.

È sicuramente vero che si tratta di due concetti correlati tra loro ma allo stesso tempo distinti. Pertanto, onde evitare di confonderli, è importante conoscere quali sono le differenze che intercorrono tra di loro. In poche parole, l’energia rinnovabile è quella che proviene dalle fonti naturali che non si esauriscono con il passare degli anni (ad esempio il sole, il vento, ecc.) e ha un impatto ambientale almeno “accettabile”. Tuttavia, per parlare di energia sostenibile, bisogna considerare anche l’efficienza complessiva del sistema: non solo come viene prodotta, ma anche come viene distribuita e consumata.

L’uso dell’idrogeno

Quando si parla di energie rinnovabili e sostenibili non è possibile non fare un cenno all’idrogeno. Quest’ultimo, infatti, è un vettore energetico estremamente sicuro ed efficiente. L’idrogeno è altresì una fonte di alimentazione affidabile e a emissioni zero, capace di alimentare veicoli passeggeri e industriali di ogni tipo.

Tutto ciò rende l’idrogeno un elemento ideale per promuovere l’adozione di energie rinnovabili in tutto il mondo. Grazie a tecnologie all’avanguardia, come la robotica a idrogeno di Comau, è stato possibile effettuare l’assemblaggio in modo automatizzato per celle a combustibile ed elettrolizzatori, in modo da favorire l’uso dell’idrogeno.

Differenza tra energia rinnovabile e sostenibile

Come già spiegato, l’energia rinnovabile utilizza risorse naturali inesauribili, garantendo un impatto minimo sull’ambiente. Tuttavia, non tutte le fonti rinnovabili possono essere automaticamente considerate sostenibili. La sostenibilità energetica richiede una valutazione più ampia, che include l’intero ciclo produttivo e il consumo.

In particolare, bisogna analizzare se questi processi possano avvenire senza compromettere il benessere delle generazioni future. Pertanto, mentre l’energia eolica e quella solare rientrano sia tra le fonti rinnovabili che tra quelle sostenibili, altre, pur essendo rinnovabili, presentano limiti in termini di sostenibilità (come l’idroelettrica e la geotermica).

La costruzione di grandi dighe, ad esempio, può avere un forte impatto sugli ecosistemi locali, e lo sfruttamento delle risorse geotermiche può richiedere materiali e processi non sempre rispettosi dell’ambiente. Al contrario, le fonti fossili, come carbone e petrolio, non sono sostenibili, poiché non solo si esauriscono, ma rilasciano anche quantità elevate di gas serra.

È possibile utilizzare solo fonti sostenibili?

Raggiungere una produzione esclusivamente basata su fonti sostenibili è una sfida globale. Gli obiettivi fissati dai programmi energetici nazionali e internazionali, pur necessari, risultano difficili da concretizzare.

In Italia, ad esempio, si punta a ridurre le emissioni inquinanti del 37% entro il 2030, ma il livello attuale si attesta al 21%, rendendo tale traguardo quasi irraggiungibile. A livello mondiale, la situazione è ancora più complessa: i Paesi sviluppati hanno beneficiato a lungo dell’utilizzo di fonti fossili, accelerando la propria crescita economica, mentre ora si chiede ai paesi in via di sviluppo di limitare l’uso di tali risorse.

Questo crea una tensione tra la necessità di ridurre l’inquinamento globale e il diritto dei paesi emergenti a perseguire uno sviluppo economico, evidenziando le difficoltà di una transizione equa verso un futuro energetico sostenibile.

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