Si sente, ormai da anni, sempre più spesso parlare di sostitutivi di pasto. Non tutti, però, sono effettivamente consapevoli di cosa siano e di come approcciarsi al loro utilizzo. Integratori alimentari commercializzati sotto forma di barrette, polveri o shake, i pasti sostitutivi sono, negli ultimi tempi, particolarmente al centro dell’attenzione per diversi fattori.
Tra i principali, è possibile citare la maggior consapevolezza in merito all’importanza di mantenere il peso forma, così come il rovescio della medaglia del poco tempo a disposizione per preparare pasti completi. Per chi deve, ogni giorno, far conciliare tra loro numerosi impegni sull’agenda sono oggettivamente molto comodi in quanto già porzionati e facili da portare in tavola.
Informarsi sul loro utilizzo corretto è più che mai importante. Da includere nella quotidianità solo dopo aver consultato il medico, sono da acquistare facendo riferimento solo a realtà referenziate, disponibili anche online (su e-commerce come quello Farmacia CEF, è possibile trovare sezioni molto fornite dedicate ai pasti sostitutivi dimagranti).
Per utilizzarli al meglio, è opportuno sceglierli per sostituire solo uno fra i tre pasti principali (colazione, pranzo, cena). Essenziale è ricordare il loro essere caratterizzati da un apporto di nutrienti standard. Non sono quindi in grado di soddisfare esigenze alimentari speciali come quelle delle donne in gravidanza, che necessitano, nei primi tre mesi, di integrare l’acido folico o, giusto per citare un altro esempio, degli anziani, che hanno bisogno di più calcio per la salute delle ossa.
Senza controindicazioni se usati in maniera corretta, i pasti sostitutivi andrebbero scelti facendo un passo oltre all’apporto calorico. Cruciale, per esempio, è controllare che siano presenti le fibre, essenziali per bilanciare la presenza degli zuccheri e per prevenire i picchi glicemici. Altro suggerimento importante consiste nell’assicurarsi che non siano presenti grassi idrogenati.
Non adatti agli sportivi – l’alimentazione di un agonista deve essere essere altamente personalizzata – i sostitutivi di pasto vanno presi in considerazione solo in due situazioni, ossia quando, nell’ambito di un regime alimentare finalizzato alla perdita di peso, l’opzione alternativa sarebbe il digiuno, da intraprendere in casi sporadici e sempre sotto stretto controllo medico, o il ricorso a cibo spazzatura.
Per quanto riguarda il pasto principale da sostituire, non ci sono indicazioni valide per tutti. Dipende infatti dalla situazione della singola persona e dalla sua giornata alimentare, motivo in più per non approcciarsi a questi prodotti con il fai da te.
Ultimo ma non meno importante consiglio: in fase di scelta, è bene controllare la presenza di ingredienti come i derivati del latte, spesso causa di intolleranze.