L’accordo tra l’Asp di Siracusa e l’Aou di Sassari.
Due territori, uno in Sardegna e l’altro in Sicilia, accomunati dalla presenza di un’area industriale petrolchimica e da un’alta incidenza di patologie tumorali, in particolare dell’apparato urologico. Due aree che si considerano quasi “gemelle”, la prima in Sardegna comprende Sassari e Porto Torres, la seconda in Sicilia riguarda l’area petrolchimica industriale di Priolo, con i comuni di Augusta, Melilli e Siracusa.
A unirle adesso c’è anche l’accordo che l’Asp di Siracusa, l’Aou di Sassari, il Comune di Melilli e la Sonatrach srl hanno siglato per la realizzazione del progetto “Si Può” che punta alla individuazione e cura delle patologie uro-oncologiche nel Comune di Melilli. Il progetto, che ha il supporto del Comune di Melilli perché fortemente voluto anche dal sindaco Giuseppe Carta, vedrà protagonista l’equipe dell’unità operativa di Urologia, diretta dal professor Massimo Madonia e avrà la durata di un anno. Punterà a coinvolgere una popolazione di età compresa tra i 18 e 75 anni.
L’obiettivo è quello di effettuare uno screening precoce nella popolazione, sensibilizzare i medici di famiglia quindi definire un percorso diagnostico che va dallo screening al trattamento chirurgico.
L’accordo di collaborazione tra aziende quindi vedrà lavorare assieme i chirurghi sardi e siciliani. In particolare gli specialisti dell’unità operativa di Urologia di Sassari (3 dirigenti medici chirurghi, un infermiere) si recheranno per due giorni al mese in Sicilia, a Melilli per effettuare visite ambulatoriali e a Siracusa, all’ospedale Umberto I, per l’attività chirurgica. Sono quindi previsti degli “scambi” con medici e chirurghi dell’Asp siracusana, che potranno venire a Sassari per un confronto sulle metodiche di intervento. Un’occasione per realizzare un ponte di conoscenze diagnostico-terapeutiche tra le due aziende.
“Il progetto, che da una parte ha un’anima rivolta alla prevenzione e una alla cura – afferma il commissario straordinario dell’Aou di Sassari Antonio Spano –, ci vede partecipi in entrambe le aree, in particolare con l’esperienza chirurgica di alto livello che la nostra clinica è in grado di esprimere. Un progetto che per la sua caratteristica potrà essere di aiuto nell’identificare alcune priorità generali per azioni di sanità pubblica”.
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra sottolinea l’importanza e l’utilità dell’iniziativa che si inserisce nel più ampio programma già da tempo intrapreso dall’Azienda a tutela della popolazione che insiste nel triangolo del Polo industriale siracusano: “L’importante progetto, senza costi per l’Asp di Siracusa – aggiunge il manager – integra l’offerta di medicina preventiva che nel nostro territorio parte dalla attività epidemiologica del Registro Tumori fino ad arrivare agli interventi attivi del Dipartimento di Prevenzione. Preziosa, a tal fine, si presenta la collaborazione con l’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari, che ringraziamo, grazie alle professionalità di alto profilo scientifico che metteranno a disposizione del territorio siracusano le proprie competenze nelle strutture sanitarie rese disponibili dall’Asp con il contributo del Comune di Melilli e della Società Sonatrach già protagoniste di altre iniziative in un proficuo rapporto di collaborazione con l’Azienda al servizio della popolazione”.
La clinica di Urologia dell’Aou di Sassari rappresenta uno dei centri di spicco nel panorama sanitario e ospedaliero per la diagnosi e cura delle patologie uro-oncologiche. “Dietro questo risultato – afferma il professor Massimo Madonia – oltre alla forte abnegazione e grande lavoro della nostra equipe, c’è la volontà di dare una risposta a un territorio che negli anni ha visto crescere il tasso di incidenza tumorale urologica di oltre il 120 per cento»”.
I valori aggiornati dal rapporto epidemiologico “Sentieri ” sui siti contaminati, riferiti a tutto il territorio del Nord Sardegna, registrano una mortalità che arriva a un più 49 per cento rispetto alla media regionale sarda. Un rapporto che spinge a guardare con preoccupazione questi dati.