La risposta è semplicemente: sì, nel 2023 è ancora importante il diploma di maturità. Basti pensare che circa il 38% dei diplomati lavora dopo due anni dal conseguimento del diploma, con percentuali che arrivano fino al 60% per gli istituti professionali e al 49% per gli istituti tecnici. E se a qualcuno questi dati possono sembrare poco confortevoli, va considerato che coloro che sono considerati non lavoratori potrebbero aver intrapreso percorsi di studi universitari o formativi post diploma.
È inevitabile, però, che trovare lavoro per i diplomati anche al giorno d’oggi è più facile rispetto ai non diplomati. Il mondo del lavoro, soprattutto quello pubblico, è fortemente selettivo, ed anche per gli impieghi più umili è richiesto il diploma di scuola superiore. Ci sono casi in cui, per fortuna non molto frequenti, dove è richiesto perfino un voto di maturità elevato per accedere ai concorsi pubblici e per le forze dell’ordine. Discorso diverso per chi intende iscriversi all’università. In quel caso non ha alcuna rilevanza il voto di maturità, tanto da potersi iscrivere a qualsiasi facoltà anche con il minimo dei voti.
È interessante valutare anche le diverse prospettive future, in vista del diploma di maturità, che hanno gli studenti in base al nucleo familiare di appartenenza. Circa il 74,1% dei maturandi con genitori laureati decide di proseguire gli studi dopo il diploma, al quale si aggiunge circa il 9,1% di quelli che vogliono unire studio e lavoro. Tale percentuale scende al 60,4%, più l’8,4% di studio/lavoro, per gli studenti con genitori diplomati, e al 45% più l’8,5% per quelli con genitori non diplomati. E dunque il contesto nel quale si cresce influisce parecchio nella scelta dello studente, ma è chiaro che si sta andando sempre più verso un accrescimento culturale generale.
Questa analisi ci mostra come la scolarizzazione in crescita possa incidere pesantemente sul mondo del lavoro, nel quale sono richieste competenze e conoscenze sempre più elevate e livelli di formazione minima sempre più alti. Ecco allora che il diploma diventa la conditio sine qua non per l’accesso al lavoro.
A tal proposito, sono sempre di più gli studenti che decidono di recuperare gli anni scolastici persi in passato. Sono numerose le scuole private che consentono di ottenere la maturità online con il diploma 5 anni in 1, e vengono scelte non solo da adolescenti bocciati o rinunciatari, ma anche da professionisti già occupati ai quali viene richiesta una competenza maggiore per l’avanzamento di livello; da adulti inoccupati che decidono di completare un percorso abbandonato da tempo ed ora utile per rimettersi in gioco; da pensionati che ora possono portare a termine un ciclo di studi iniziato in passato che prima era impossibile da completare.
Le motivazioni sono innumerevoli, e ognuno ha le proprie necessità e i propri bisogni personali che lo spingono ad iscriversi nei molti istituti sparsi in tutta Italia. Anche per questo le lezioni online, le dispense sul web, i docenti a disposizione e i tutor che seguono lo studente passo passo riescono a facilitare l’ottenimento del diploma. Le lezioni possono essere organizzate in itinere e concordate volta per volta in modo da poter conciliare lavoro e studio, anche in orari serali. Concentrare, poi, più anni scolastici in un solo anno diventa un grande vantaggio per accelerare la procedura.
E dunque, per tornare alla prima domanda che ci siamo posti e rimarcarne l’importanza, confermiamo che il diploma di maturità è quantomai importante nel 2023, che siate studenti, professionisti, inoccupati o occupati in cerca di un miglioramento della propria condizione lavorativa e di vita.