I primi rimborsi del cashback di Stato in Sardegna.
Sono iniziati i primi rimborsi del cashback di Stato di Natale anche in Sardegna. Ma com’era prevedibile non sono stati pochi i problemi e reclami da parte degli utenti a seguito di alcuni problemi. Su tutti la mancata registrazione di alcune transazioni da parte dell’applicazione (Io) che si occupa di tenere traccia dei pagamenti.
Le segnalazioni, riguardanti il periodo 8-31 dicembre sono state centinaia. Infatti, a causa dei problemi con il tracciamento, tanti acquirenti non sono riusciti a raggiungere il numero di 10 transazioni minime previste per avere diritto al rimborso.
Cashback di Stato, i furbetti e i possibili provvedimenti.
Al numero elevato di persone che hanno avuto problemi con il cashback si aggiungono le altrettante persone con cui lo Stato ha avuto problemi. Parliamo dei cosiddetti “furbetti”, ovvero coloro che hanno effettuato piccolissime transazioni da pochi centesimi (il caso più “classico” è quello alla pompa di benzina), per poter raggiungere in fretta le 10 transazioni e scalare la classifica per il premio finale di 1500 euro.
Sulla scia della nuova politica del Governo Draghi, intento ad eliminare i sussidi elargiti dal precedente Governo per interventi più mirati in natura economica, lo stesso cashback rischierebbe di scomparire. Non sono poche infatti le posizioni politiche contrarie a questo esperimento, che costa allo Stato oltre 4 miliardi di euro all’anno, non portando oltretutto alcun beneficio all’incentivo del pagamento elettronico, come questi primi mesi hanno dimostrato numeri alla mano.