Le bevande solubili: una valida soluzione.
I moderni ritmi di vita, che impongono una routine quotidiana sempre più frenetica, hanno radicalmente modificato le abitudini di milioni di persone; tanti piccoli gesti, come ad esempio preparare il caffè con la moka o prendere una camomilla, vengono sempre più spesso accantonati a favore di alternative più pratiche, come ad esempio le cialde e le capsule per le caffettiere automatiche, oppure le miscele solubili.
Si tratta di una soluzione particolarmente adatta a chi non ha molto tempo a disposizione ma non vuole comunque rinunciare ad un caffè oppure ad un altro genere di bevanda, come ad esempio tè, tisane e infusi. Pur essendo molto diffusi e ampiamente disponibili in commercio, i prodotti solubili vanno scelti con cura, in quanto ogni prodotto ha caratteristiche e prerogative ben precise. In questo articolo, vedremo tutto quello che c’è da sapere sulle bevande genericamente indicate come “solubili” e come scegliere quelle di qualità migliore.
I vari tipi di bevanda solubile
Le bevande solubili sono prodotti ormai molto comuni e ampiamente diffusi in commercio; sono reperibili sia presso i negozi fisici specializzati sia all’interno dei cataloghi di rivenditori online come quello di Toro Caffè, che offrono la possibilità ai potenziali compratori di avere maggiori informazioni circa un marchio o una torrefazione in particolare, specializzati in grandi formati per la ristorazione oppure in packaging dalle dimensioni più contenute, adatti al consumo domestico. Ad ogni modo, una vasta gamma di prodotti comporta sia maggiori possibilità di scelta sia maggiori rischi di confusione. I prodotti solubili, infatti, a seconda della tecnica di produzione possono essere catalogati in tre categorie differenti: liofilizzato, agglomerato e spray. Le miscele liofilizzate sono quelle di qualità di elevata, dal momento che la materia prima viene lavorata a freddo, a temperature comprese tra i -30° e -50°.
Questo tipo di tecnica consente di mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche del prodotto, conservandone il gusto e l’aroma. In aggiunta, le miscele liofilizzate tendono a sciogliersi meglio nell’acqua tiepida. Di contro, le bevande solubili caratterizzate dalla dicitura “agglomerato” vengono prodotte tramite una lavorazione a caldo, che tende a disperdere le qualità tipiche del prodotto, oltre a renderli leggermente meno facili da sciogliere in acqua tiepida.
Come scegliere la bevande solubili
Le bevande solubili rappresentano una scelta che presenta alcuni vantaggi. Il primo è sicuramente rappresentato dalla versatilità: per ottenere una tazza di caffè o di orzo basta riscaldare una sufficiente quantità di acqua, da versare nella tazza dove verrà aggiunta la miscela in polvere da mescolare con l’acqua per ottenere la bevanda. Il secondo è la qualità: i prodotti liofilizzati, in aggiunta, consentono di godere di tutte le caratteristiche della materia prima, grazie alla già citata lavorazione a freddo. Le bevande solubili si distinguono anche per una certa praticità; molto spesso, infatti, vengono distribuiti anche sotto forma di porzioni monodose, che evitano gli sprechi e consentono di ottenere una tazza di caffè, regolando l’intensità della bevanda (aggiungendo una quantità variabile di acqua calda).
Dal punto di vista qualitativo, la scelta è tendenzialmente soggettiva e si basa per lo più sul gusto personale; il caffè solubile, ad esempio, è una buona alternativa per chi predilige il caffè “americano”, da consumare “lungo” in qualsiasi momento della giornata. L’orzo, invece, è una buona opzione per chi non ama il caffè ma non vuole rinunciare ad una bevanda diuretica e digestiva, alla quale si possono aggiungere latte e dolcificanti di vario tipo; l’unica controindicazione è rappresentata dalla presenza di glutine, che lo rende inadatto ai soggetti intolleranti. Ad ogni modo, è consigliabile consultare con attenzione le etichette dei prodotti che si intendono acquistare, e controllare il particolare l’elenco degli ingredienti presenti all’interno della miscela.