Presente anche la fresa di Ittiri.
Tre formaggi sardi diventeranno dei Presidi Slow Food. Slow Food è un associazione no profit, che si pone l’obiettivo di salvaguardare la qualità e la bontà di prodotti frutto delle mani dei piccoli produttori dalle grandi industrie della produzione e dall’omologazione.
Il prodotto per eccellenza sardo è il formaggio pecorino, da sempre oggetto di dibattito soprattutto tra i pastori sardi, che non vedono affatto riconosciuto il vero valore del loro lavoro. Non ultima la grande protesta di un po’ di tempo fa, sul prezzo minimo di 1 euro al litro.
L’associazione stessa fa sapere che “il 70% del formaggio pecorino prodotto in Italia arriva dalla Sardegna, isola nella quale si allevano oltre 3 milioni di pecore. Il 50% di questa produzione viene poi lavorato per diventare Pecorino Romano DOP, il cui prezzo di vendita influisce sul corrispettivo che spetta poi ai pastori che producono il latte“.
L’intento dunque è valorizzare il nobile lavoro della pastorizia in Sardegna, e l’obiettivo dell’associazione è di coinvolgere sempre più pastori nell’iniziativa. Per il momento, sono tre i formaggi sardi che diventano Presidio Slow Food aggiungendosi ad altri prodotti: il pecorino dell’Alta Baronia, la fresa di Ittiri e l’axridda di Escalaplano. Questo, secondo gli intenti dell’associazione, è soltanto il primo passo per arrivare a tutelare la genuinità e la lavorazione del formaggio sardo, che per l’isola rappresenta un vero e proprio patrimonio.