Appuntamento per lunedì 27 gennaio.
Sono quattordici i passi per diventare assaggiatori di vino nel corso organizzato dall’Onav- Organizzazione nazionale assaggiatori di vino- in un percorso che si snoda partendo dalla memoria olfattiva, passando per il gusto e il saper assaggiare per giungere fino alle tecniche di vinificazione. Quattordici passi interessanti e coinvolgenti in un viaggio di sicuro inebriante che prenderà il via lunedì prossimo (27 gennaio, info su www.onav.it) a Promocamera, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Sassari.
“Il nostro corso farà conoscere le qualità sempre crescente delle produzioni locali dando la possibilità di farle apprezzare sotto il profilo qualitativo – sottolinea la delegata del nord Sardegna per l’Onav, Immacolata Serra- si tratta di un percorso che consente di promuovere la cultura del vino e del bere consapevole attraverso la sensibilizzazione all’assaggio e promuovendo la divulgazione dei principi e la formazione per chi si avvicina alla nostra associazione nata nel 1951.”
Bere, appunto, consapevolmente, gustare a fondo e comprendere ciò che si beve è l’obiettivo conoscitivo dell’Onav. Anche perché, come diceva lo scrittore francese Nicolas Boileau: “Si è sapienti quando si beve bene:chi non sa bere, non sa nulla”. E il bere, ma soprattutto il bere bene, non è più soltanto un semplice piacere. Negli anni si è trasformato in una vera e propria operazione di marketing capace di legare i territori alla qualità dei prodotti che sono in grado di esprimere, in un vero e proprio processo di identificazione. Una leva su cui è necessario agire sotto molteplici angolature.
“Le esperienze legate al vino sono diventate, giustamente, un fenomeno culturale, e per molti territori una vera propria strategia di marketing e promozione in grado di attrarre cospicui flussi turistici- è il commento il presidente della Camera di Commercio di Sassari, Gavino Sini- in questo senso tutte le iniziative che contribuiscono a ad accrescere le conoscenze sul nostro territorio ma soprattutto a creare la consapevolezza delle eccellenze di cui si dispone, meritano di essere promosse e rivestono un grande significato.”Anche in termini numerici.
Nel nord Sardegna, infatti, secondo i dati del 2018 si producono 163.381 quintali di uve (in Sardegna 470.888) che consentono una produzione pari a 35.422 ettolitri di vino rosso e 83.754 di bianco (in Sardegna 180.122 ettolitri di rosso e 173.666 di bianco). Restando sempre a nord, Alghero detiene il primato in Sardegna per superficie vitata con 1241 ettari. E rivestono particolare importanza le coltivazioni di Sorso, 707 ettari, Monti 590, Berchidda 505. Giusto per citare le più rilevanti. Nel nord Sardegna si rileva l’unica DOCG della Sardegna, quella del Vermentino di Gallura; le altre denominazioni di competenza dell’Organismo Vini della Camera di Commercio di Sassari sono: Moscato di Sardegna Doc, Moscato di Sorso-Sennori Doc, e lgt Colli del Limbara.