Caso Alzheimer, il neurologo Dore è in carcere
Per il neurologo di Ittiri Giuseppe Dore si sono aperte le porte del carcere: sarebbe voluto andare a Nuchis, ma è stato portato a Bancali. Deve scontare cinque anni di reclusione perché la sentenza è appena diventata definitiva. La Cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso e per lui si sono aperte le porte del carcere.
Ha portato avanti una trattativa assieme al suo avvocato, per cercare di non andare a Bancali dove aveva già subito minacce. Ma quando è andato a consegnarsi ai carabinieri di Olbia con la speranza di finire a Nuchis è stato poi portato – a prescindere dalle sue richieste – nel carcere di Sassari.
Nella clinica di Ittiri gestita da Dore, si attuava una terapia contro l’Alzheimer che, secondo le accuse, era fatta di umiliazioni e percosse ai danni dei pazienti oltre a non aver alcun fondamento scientifico sulla sua efficacia. Da qui la condanna coi tre gradi di giudizio che lo hanno portato nel carcere di Sassari. In vece per l’altra neurologa coinvolta, Marinella D’Onofrio, è scattata la prescrizione e lei non dovrà andare in carcere.