La denuncia del sindacato.
Il sindacato Cisl Fp Sassari denuncia in una lettera inviata all’Ats Sardegna e alla Assl di Sassari la difficile situazione nell’ospedale dei lungodegenti a Ittiri.
“Siamo a rappresentare e denunciare per l’ennesima volta la difficilissima situazione organizzativa dell’unità operativa di Lungodegenza di Ittiri – dichiara il segretario del sindacato Cisl Fp di Sassari Antonio Monni – rispetto alla quale ed in seguito al reiterato grido di allarme da parte del personale (Infermieri ed Oss), si richiede un intervento immediato da parte della direzione aziendale dell’Ats e dell’Area sociosanitaria di Sassari.
Le forti difficoltà organizzative e di penuria di risorse professionali, nonché le condizioni proibitive con le quali il personale è costretto ad operare, sono gli elementi che da sempre attanagliano questa realtà sanitaria territoriale”.
La lungodegenza ha circa 20 posti letto, con una casistica di pazienti per lo più anziani affetti da gravi pluripatologie croniche, a fronte delle quali l’intensità assistenziale richiede un impegno significativo da parte degli operatori.
“Sul numero delle risorse assegnate – continua il sindacato – ci risulta che l’organico è composto da otto Infermieri, otto Operatori socio sanitari e tre Ausiliari, nei fatti però tra esenzioni/limitazioni disposte dal medico competente ed assenze per malattie di media e lunga durata, detti numeri sono pressoché dimezzati, condizione per la quale, se non si corre ai ripari, coloro i quali godono di buona salute rischiano di ammalarsi per le incombenze e per i carichi di lavoro sostanzialmente raddoppiati.Per fare qualche esempio, al turno di mattina di solito è presente un Infermiere e due Oss, al pomeriggio invece sono presenti due sole unità, un Infermiere ed un Oss”.
“Una polveriera che potrebbe implodere a discapito della qualità del servizio e a danno dei poveri pazienti, nonché sulla salute psico-fisica del personale in evidente difficoltà, costretto anche a saltare e/o differire il godimento dei riposi settimanali, esposto altresì ad un altissimo rischio di incorrere in errori durante l’esercizio della professione. Con una situazione del genere, a dir poco allarmante ed ai limiti della sicurezza, che ovviamente non riguarda solo Ittiri, ma che rappresenta la punta dell’iceberg del progressivo declino che si sta perpetuando ed accanendo su altre realtà analoghe, la direzione ATS e la direzione di Area socio sanitaria di Sassari devono dare immediate risposte, interessando anche l’assessorato regionale, affinché si utilizzino le graduatorie e si assegnino risorse professionali nuove, al fine di assicurare almeno un minimo di assistenza dignitosa ai degenti, ancorché consentire al personale di poter svolgere la propria professione in un ambiente di lavoro protetto e sicuro”, conclude il sindacato.