Il ricordo di Antonica, la nonnina di Osilo morta nel terremoto a L’Aquila

Il ricordo della nonnina di Osilo morta nel terremoto.

Era il 6 aprile 2009 quando L’Aquila venne rasa al suolo da un violento terremoto che provocò la morte di 309 persone. Una delle vittime, Antonica Canu, era originaria di Osilo e da 50 anni si era trasferita nel capoluogo abruzzese dopo aver vinto un concorso per fare l’assistente sanitario. La donna era sempre rimasta legata alla Sardegna e ogni anno, in occasione delle festività, rientrava in paese per raggiungere i suoi parenti.

Quella notte, alle 3:32, venne travolta dal crollo della palazzina in via Poggio Santa Maria nella quale risiedeva con il marito, Augusto Carli. Le scosse andavano avanti da settimane e quella notte si erano fatte sempre più insistenti, aumentando di frequenza e magnitudo. Dopo i primi sussulti, Antonica e Augusto si erano svegliati, ma poi avevano deciso di tornare a dormire. Erano convinti, come le altre volte, che tutto sarebbe ritornato alla normalità. Ma così non fu.

A 4 anni dalla tragedia di Amatrice, Sassari ricorda Maria Teresa Carloni

Anche il marito perì tra le macerie nella casa distante poche decine di metri dalla stazione ferroviaria. L’uomo riuscì, in breve tempo, a guadagnarsi la simpatia degli osilesi e non di rado lo si sentiva parlare in sardo. La coppia aveva un figlio, Ernesto, che tuttavia riuscì a scampare all’orribile scossa che ha devastato il centro Italia.

I funerali di Stato si tennero il 10 aprile, all’interno della caserma della Guardia di Finanza di Coppito, alla presenza delle massime autorità civili e istituzionali. Tra questi l’ex presidente della Regione Ugo Cappellacci e l’ex sindaco di Osilo Nanni Manca. L’Aquila, 12 anni dopo, sembra essere rinata, ma restano ancora tante le cose da fare.

Condividi l'articolo