La donna si trova a Bancali dopo il tentato omicidio a Osilo.
La 30enne di Osilo, accusata di tentato omicidio, per aver accoltellato il padre nel sonno la notte tra il 23 e il 24 marzo di quest’anno, affronterà il giudizio immediato. La ragazza si trova attualmente nel carcere di Bancali con l’accusa di tentato omicidio e sarà processata con rito abbreviato.
Stando a quanto riporta il quotidiano La Nuova Sardegna, il sostituto procuratore Giovanni Porcheddu ha chiuso le indagini dopo aver ricevuto l’esito della perizia psichiatrica disposta dal gip del tribunale di Sassari, chiedendo che la donna venga processata. La perizia mette in evidenza che l’imputata ha una capacità di intendere scemata e una personalità socialmente pericolosa. Non sono ancora noti i motivi dell’aggressione, che la giovane non è riuscita a fornire.
L’imputata ha dichiarato che non sa perché è successo. Motivo per cui è stata eseguita la perizia psichiatrica, ordinata dal gip. Il pm ha chiesto una consulenza medico-legale per determinare il numero di ferite, la natura delle stesse e la durata delle lesioni sull’uomo per descrivere la dinamica dell’aggressione. Da chiarire anche se le ferite sono compatibili con il coltello sequestrato e se hanno messo in pericolo la vita dell’uomo. È stata la madre della 30enne, che dormiva con il marito, a chiamare i soccorsi. I carabinieri hanno trovato ferite sul corpo dell’uomo e anche la donna presentava una ferita alla coscia.
La dinamica dei colpi inferti alla spalla e al braccio destro del padre, secondo il giudice, giustifica l’accusa di tentato omicidio, considerando anche che l’aggressione è avvenuta mentre l’uomo dormiva e non poteva difendersi.