L’indagine dei carabinieri di Sassari.
Hanno pensato evidentemente di poter mettere a segno dei colpi facili, approfittando dei divieti e delle restrizioni presenti con il coronavirus. Una coppia in affari, se così si può chiamare, che la sera del 7 marzo è entrata in azione ad Ossi. Prima cercando di scardinare l’ingresso di un’abitazione, poi riuscendo a saccheggiarne un’altra.
Ma le indagini dei carabinieri del Radiomobile di Sassari, guidati dal comandante Giuseppe Sepe, hanno permesso di rintracciare i due, D. M, 29 anni, G. C., 52 anni, già noti alle forze dell’ordine. E di notificargli, dopo pochi giorni, l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con l’accusa di tentato furto e furto per il primo e di ricettazione per l’altro.
Le indagini sono iniziate verso le 18,30 del 7 marzo, con una chiamata al 112. A Ossi segnalavano di aver sentito un forte botto provenire dal retro di un edificio e, quando alcuni residenti erano andati a vedere, avevano trovato un uomo. Questi, alla richiesta di spiegazioni, era fuggito su un’auto con il bagaglio del colore diverso dal resto della carrozzeria.
Passata un’ora arrivava un’altra chiamata al 112, che denunciava il furto nella sua abitazione. Riferiva che gli erano stati rubati quattro orologi, due fedi nuziali, 2mila euro in contanti ed un cellulare. Ed è proprio grazie all’applicazione di ricerca installata sul cellulare che i carabinieri sono riusciti poi a rintracciare la zona dove si trovavano i due malviventi.
Sfruttando la cronologia degli spostamenti, registrata sul cellulare e consultabile anche a distanza, i militare sono risaliti ad un Compro oro, dove hanno trovato le due fedi nuziali rubate. Mentre al cellulare, fatto squillare, aveva risposto uno straniero, che l’aveva trovato abbandonato per strada. Poco dopo, veniva identificata l’auto bicolore, che era anche senza assicurazione ed è stata così sequestrata, e venivano identificati i due, grazie anche all’intervento di chi li aveva visti ad Ossi.
Prove sufficienti per il Gip di Sassari che ha disposto ieri l’ordinanza di custodia con gli arresti domiciliari. Al 29enne il reato contestato è di tentato furto e furto. Mentre al 52enne quello di ricettazione, essendo stato riconosciuto come il venditore delle fedi nuziali.