La donna di Ozieri si è difesa dall’accusa di Abbanoa.
Una donna 59enne di Ozieri si è difesa dall’accusa di Abbanoa di aver rubato l’acqua potabile attraverso un allaccio abusivo. L’accusa, in tribunale, aveva sostenuto che la protagonista della vicenda avesse violato il sigillo del contatore e avesse bypassato l’allaccio del gestore con un altro collegamento diretto alla rete idrica.
La donna, in tribunale, ha saputo difendersi efficacemente. I suoi legali sono riusciti, infatti, a dimostrare che la signora non avrebbe potuto procedere diversamente rispetto a un allaccio alternativo, dopo essere rimasta senz’acqua. Abbanoa, infatti, ritenendo le tubature dell’alloggio popolare non idonee, aveva rifiutato l’allaccio dell’abitazione alla rete idrica. Di qui la reazione della donna.
Nonostante l’apparente furto di acqua, la 59enne di Ozieri, aveva provveduto a installare un contatore che teneva traccia dei consumi, e avrebbe addirittura provveduto al pagamento dei volumi di acqua consumati, ben 1.000 euro di consumi dimostrati dai relativi bollettini di pagamento e dalle ricevute.
Come si legge su La Nuova Sardegna, il tribunale di Sassari ha pertanto provveduto ad assolvere la donna. Era stata evidentemente privata di un bene essenziale come l’acqua, e non lo aveva, in ogni caso, rubato. Aveva provveduto, invece, al pagamento di quanto consumato.