Presentato il festival del turismo itinerante di Ozieri
Presentazione a Sassari per la IV edizione del “Festival del Turismo Itinerante e delle attività ludico sportive all’aria aperta”, che si svolgerà l’6, il 7 e l’8 ottobre a Ozieri. La manifestazione è organizzata dall’Associazione camperisti Torres, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Ozieri, dell’Unione dei Comuni del Logudoro, della Provincia di Sassari, della Regione Autonoma della Sardegna della Fondazione di Sardegna e della Camera di Commercio di Sassari che attraverso il programma di promozione turistica “Salude&Trigu” supporta gli eventi legati alla cultura e alle tradizioni del Nord Sardegna.
Il ricchissimo programma del Festival del turismo itinerante di Ozieri è stato presentato da Rosario Musmeci, presidente dell’Aps Camperisti Torres alla guida della macchina organizzativa, dai rappresentanti dell’Ente camerale e dai partner e coorganizzatori. A seguire le rispettive dichiarazioni. Era presente inoltre Claudio Piras, segretario Asd Camperisti Torres.
Maria Amelia Lai, vicepresidente Camera di Commercio
“Salute & Trigu” nasce come idea di coordinamento di eventi del Nord Sardegna nel 2019. Siamo partiti con pochi appuntamenti, e siamo arrivati quest’anno a 54 sparsi su 51 comuni. 56 se consideriamo anche Benvenuto Vermentino e Nautic Event, con un budget di oltre 500mila euro. L’obiettivo è quello di aiutare i privati a fare business e cultura insieme. Il Festival del Turismo Itinerante è uno degli eventi presenti fin dall’inizio, e grazie all’accordo con Visit Italy avrà visibilità sia a livello nazionale che internazionale. La Sardegna non può avere solo i colori del mare, noi siamo anche storia e cultura”.
Rosario Musmeci, presidente Associazione camperisti Torres
“Il nostro è un percorso che attraversa il Nord Sardegna, il cui patrimonio è tale da poter consiederare questo territorio come destinazione che può accogliere i viaggiatori tutto l’anno. Va quindi riorientata l’attività della politica e di tutti gli attori protagonisti, valorizzando i luoghi che vengono attraversati. Il camper è uno strumento, il senso è il viaggio. Il Logudoro non ha confini geografici, ha lingua, cultura, qualità poetica. Su queste caratteristiche identitarie abbiamo costruito l’evento di quest’anno, per iniziare il discorso del “Distretto Culturale del territorio”. Da inserire in maniera fissa nel sistema turistico, e superare il paradigma dell’isola delle vacanze. Un’altra novità di questa edizione sarà il tour giornaliero del Logudoro, pensato in maniera esperienziale, per avere una visione complessiva del territorio. Andando nei luoghi dove si realizzano i prodotti come formaggi, pasta e infusi, un percorso fatto di esperienze concrete che sono la cultura del luogo”.
Mario Sechi, enogastronomo
“L’enogastronomia è una delle leve turistiche e tutto il territorio del Logudoro è uno scrigno. Le attività ad essa legate servono a fare conoscere i prodotti pensando anche al turismo di prossimità, abbiamo dei prodotti come il formaggio greviera e la copuletta di Ozieri, unici e non imitabili, attraverso i quali si può rilanciare un’economia. Il turista enogastromonico è godereccio, non vuole solo mangiare bene ma cerca il bello, vuole visitare i siti presenti nei luoghi, quindi la scelta dei Giardini del Cantaro è azzeccatissima. Le iniziative enogastronomiche nell’arco dei tre giorni saranno tante, laboratori di associazioni e di casalinghe che faranno le copulette, la pasta fresca e il pane finu. E poi ci sarà il promo contest dedicato proprio alla copuletta”.
Mario Piras, assessore Attività produttive Comune di Ozieri
“Ozieri da sempre si propone come città turistica. C’era la pecca di non avere un’area di sosta attrezzata per i camper, da un anno e mezzo crearla è stato uno dei primi obbiettivi della nostra amministrazione. Di recente abbiamo ottenuto, insieme ad altri 72 Comuni, un finanziamento grazie a un bando regionale (legge n. 7 del 2022) e abbiamo individuato l’area dove realizzare l’opera”.
Alessandro Tedde, assessore alla cultura, sport e istruzione Comune di Ozieri
“Crediamo fortemente che questa sia un’occasione vincente per promuovere il territorio e le sue eccellenze, mettendo a sistema le sue caratteristiche, il nostro patrimonio storico, enogastronomico e ambientale. Sono in tanti a non conoscere quello che c’è all’interno della Sardegna e il Festiva è un’ottima vetrina”.
Salvatore Farina, componente giunta nazionale Uisp
“Lo sport in questi ultimi venti anni è uscito dagli impianti per sfruttare il territorio come palestra a cielo aperto. Ci sono motociclisti che vengono in Sardegna per sfruttare le curve stradali. Ma per sviluppare appieno questo ed altri settori serve una coprogettazione con la politica del territorio. Si deve discutere anche di un turismo accessibile, con un occhio di riguardo per gli anziani, solo in Italia ce ne sono 3 milioni e mezzo, che consumano di più perché hanno più capacità di spesa”.
Salvatore Corveddu, presidente Asp Iolaos
“Partecipiamo da quattro anni al Festival, adesso ne siamo anche coorganizzatori, perché crediamo che attività di questo genere rendano accoglienti i nostri territori. Ci occupiamo delle tante attività che si possono praticare all’aria aperta e attraverseremo diversi territori, Nughedu San Nicolò, Bultei e Pattada, visitando siti spesso sconosciuti anche ai residenti, come il villaggio nuragico di Sedda Otinnera, classificato ma mai studiato per mancanza di risorse. Purtroppo la Sardegna ha una scarsa propensione all’accoglienza, mancano strutture come rifugi e ostelli. A Ozieri è già tutto prenotato. Il Festival si propone di andare all’interno dove c’è un immenso patrimonio naturalistico e soprattutto c’è cultura. 3500 giovani hanno lasciato la Sardegna nel 2021, le attività inserite nell’ambiente rendono invece possibile valorizzare il territorio sfruttandone le potenzialità in termini occupazionali.”