Negli ospedali di Ozieri e Alghero arriva il farmacista di reparto

da sinistra, Giorgio Patta(dir Ortopedia), Giuseppe Pinnetta(farmacia), Giuseppe Carta(dir Chirurgia), Apollonia Pipere(dir Farmacia ospedaliera),Elisabetta Fancellu (farmacia ),Laura Donatella Milia (farmacia)

Il farmacista di reparto partirà prima all’ospedale di Ozieri.

Il Farmacista di reparto entra nei presidi della Asl di Sassari, partendo prima dall’ospedale di Ozieri. “Un progetto innovativo, un vero punto di svolta nella gestione della salute dei pazienti ospedalizzati. L’introduzione del farmacista di reparto segna un cambiamento epocale rispetto al ruolo tradizionale del farmacista ospedaliero, storicamente impegnato nelle “retrovie” dell’attività, principalmente impegnato nelle attività di approvvigionamento e distribuzione di farmaci e dispositivi medici.

Ora il farmacista scende “in prima linea”, lavorando a stretto contatto con i medici e con il personale sanitario per ottimizzare la gestione delle terapie e garantire la sicurezza delle cure”, spiega il direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi. “Il progetto, dopo una iniziale fase pilota nell’ospedale “Segni” di Ozieri, verrà successivamente esteso all’ospedale “Civile” di Alghero”.

“Si tratta di un progetto pilota nella Regione Sardegna, che vede al centro la figura del farmacista ospedaliero. Un modello ispirato a realtà europee e internazionali, già consolidato in numerosi ospedali, dove il farmacista svolge un ruolo chiave nella gestione clinica dei pazienti”, spiega Apollonia Pipere, direttore della Ssd Farmacia Ospedaliera del Presidio di Ozieri.

In questi giorni il progetto è entrato nel vivo con l’ingresso formale del Farmacia all’interno delle corsie del “Segni”. Il progetto è il frutto di una stretta collaborazione tra la Direzione Aziendale della Asl di Sassari, il Dipartimento delle Direzioni dei Presidi e dei Servizi, e il team di Farmacisti, con esperienze sia a livello regionale che nazionale, della Ssd Farmacia Ospedaliera del Presidio Ozieri.

“Questo innovativo intervento fonda le sue basi su un’attenta riflessione di quelle che sono le criticità emerse in diverse esperienze professionali, all’interno di ospedali regionali e nazionali, e punta a migliorare l’integrazione tra il personale medico e sanitario e il farmacista all’interno dei reparti ospedalieri”, aggiunge la Pipere.
Nell’utilizzare le sue competenze cliniche il farmacista ospedaliero è infatti in grado di “profilare” il paziente in vista delle terapie farmacologiche da prescrivergli, del monitoraggio delle stesse e della loro eventuale revisione. Per il paziente invece il farmacista ospedaliero può diventare un  punto di riferimento che può “educare” quest’ultimo ad una corretta compliance, “perché la mancata aderenza alle terapie, infatti, è una delle cause principali del peggioramento dei pazienti con pesanti ripercussioni sulla loro salute”, aggiunge la Pipere.

Si pone come obiettivo il miglioramento della gestione dei farmaci e dei dispositivi medici all’interno del reparto ospedaliero, contribuendo a un risparmio della spesa farmaceutica, aumentando la qualità dell’assistenza sanitaria. In questo contesto, il farmacista di reparto si occupa di:
– monitoraggio delle prescrizioni: verifica della conformità delle terapie ai protocolli clinici, supportando i medici e il personale sanitario nella gestione delle poli-terapie e delle possibili interazioni farmacologiche;
– supporto nella gestione delle tossicità: affiancando il medico nella gestione delle reazioni avverse e nell’individuazione di alternative terapeutiche in genere e in particolare nelle terapie oncologiche;
– promozione della sicurezza delle cure: attraverso la valutazione dell’aderenza al trattamento da parte del paziente e il monitoraggio dei cambiamenti nelle modalità di assunzione dei farmaci;
– clinical governance: collaborando alla creazione di procedure e istruzioni operative per il miglioramento continuo della qualità e della sicurezza delle cure;
– antimicrobial stewardship promuove l’uso corretto degli antibiotici attraverso corsi di formazione, la redazione di protocolli e linee guida in collaborazione con i clinici, la valutazione dell’appropriatezza delle terapie, e l’analisi dei dati di consumo per informare i reparti ospedalieri sull’utilizzo degli antibiotici.

Il Farmacista di reparto non solo si integra con i medici, ma interagisce anche con altre figure professionali sanitarie, lavorando in un’ottica di approccio multidisciplinare, volto a risolvere criticità complesse e ottimizzare i risultati delle cure, diventando così un alleato fondamentale del team medico, contribuendo a migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e garantendo la sicurezza del paziente.
“Il progetto dell’introduzione del Farmacista di reparto all’interno della Asl di Sassari rappresenta un punto di partenza importante per una trasformazione delle dinamiche ospedaliere, ponendo l’accento su un approccio sempre più personalizzato e mirato alle esigenze del paziente. La collaborazione stretta tra farmacisti, medici e personale sanitario, è destinata a migliorare non solo la qualità delle cure, ma anche a rappresentare un esempio di eccellenza nella gestione delle risorse e della spesa sanitaria, con un impatto positivo sul sistema sanitario regionale e nazionale”, conclude la Pipere.

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