I giovani e la società al centro dell’assemblea dell’istituto Segni di Ozieri

L’assemblea online degli studenti.

Si è svolta qualche giorno fa la prima assemblea studentesca in modalità telematica dell’Istituto Antonio Segni di Ozieri. Un’assemblea sicuramente diversa, ma coinvolgente e partecipata dai docenti e dagli studenti del liceo Classico e delle Scienze Umane. “Noi giovani e la credibilità della società” al centro del vivace dibattito fortemente voluto e richiesto dal neorappresentante Alessio Carta che da subito ha ricevuto grande approvazione e sostegno dal dirigente scolastico Andrea Nieddu che ha aperto i lavori: “L’esercizio della riflessione e del pensiero critico è un imperativo per i giovani. Essi devono acquisire e praticare fiducia verso la riscoperta della politica come impegno per il bene comune”.

Ospite d’onore è stato il deputato Pietro Pittalis il quale, messo in evidenza l’importanza dell’iniziativa e del confronto, ha risposto a tutte le domande a lui rivolte.

Il tema molto complesso e toccante ha posto questioni cruciali: dalle problematiche che investono i giovani a partire dalla scuola e dalla funzione educativa svolta nella situazione di grave emergenza sanitaria, dal rapporto con la Politica nella sua accezione più nobile fino alle preoccupazioni determinate dalla mancanza di opportunità lavorative.

“Sono rimasto colpito dal bisogno di tutti i giovani intervenuti di avere, come stella polare, sempre dei valori di riferimento – ha detto l’ononorevole Pittalis – soprattutto nel momento in cui, come nell’attualità, i valori cedono il passo alle tendenze e alle mode vuote di contenuti”.

Il dibattito si è concluso con un appello: “Invito tutti i compagni a non farsi prendere dalla monotonia quotidiana o da un senso di inutilità e a trovare la novità ogni giorno riscoprendosi importanti e necessari per la società, oggi più che mai – ha detto Alessio Carta rappresentante degli studenti- non può rimanere un appello inascoltato dal mondo contemporaneo e dalle istituzioni che in esso operano”.

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