Dibattito durante il consiglio comunale di oggi.
Surreale scambio di vedute questa sera durante il Consiglio Comunale di Ozieri tra l’assessore all’urbanistica, ambiente, manutenzioni e sport Matteo Salvatore Taras e la consigliera Adriana Sotgia. L’argomento i giovani, gli assembramenti, il covid e il disagio giovanile.
Alla Consigliera sono arrivate segnalazioni sui recenti episodi di assembramenti, presumibilmente di giovani, in luoghi pubblici: “Lasciano tracce del loro passaggio, sono circolate immagini poco lusinghiere, del comportamento di taluni e del decoro di Ozieri. Ma da qui a etichettare tutti i giovani come maleducati, delinquenti, figli di genitori distratti o incapaci di gestire la loro educazione, come ho letto diverse volte… Vorrei curiosare nel passato di queste persone per capire se siano senza macchia o senza colpe. Errori purtroppo ne hanno fatto tutti e ne faranno sempre. Negare l’istinto alla socialità dei giovani significa negargli di vivere e di crescere seguendo i loro bisogni. La loro esistenza in questo momento è messa a durissima prova, come quella degli adulti. Quindi forse bisogna essere più pazienti e tolleranti, comprenderli fino in fondo e capire che sono tra le categorie più penalizzate. Privati della scuola, dello sport, del gruppo, dei primi amori, della socialità dell’adolescenza, che tutti ricordiamo con immensa nostalgia”.
Una affermazione, quella della consigliera, che sembra stonare con tutti gli innumerevoli inviti pubblici al mantenimento delle distanze interpersonali per contrastare la diffusione del covid-19. “Sono stati additati come potenziali untori e sterminatori delle generazioni più anziane, che è una cosa orribile – prosegue Adriana Sotgia -. Quelli che conosco io si sono contagiati nei posti di lavoro. Nella nostra città, come ha più volte specificato il sindaco, i contagi non si verificati negli assembramenti giovanili, ma in ambito familiare, e poi portato nell’ambiente di lavoro, vettore preferenziale per persone di famiglie diverse”. La consigliera, poi, nell’ultima parte del suo intervento, rivolgendosi alla giunta, domanda: “Come mai un consiglio comunale così giovane non ha attuato politiche specifiche per i giovani ozieresi?”.
Risponde l’assessore Taras: “Sono d’accordo con la disamina del disagio giovanile a Ozieri, ma non è che il comune possa occuparsi anche del vissuto giovanile. A Ozieri abbiamo 54 associazioni. Se un giovane vuole socializzare o si vuole divertire o fare cultura, penso che le occasioni ci siano“.
A Ozieri sembra dunque palesarsi confusione su quello che dovrebbe essere il ruolo delle istituzioni nei confronti dei giovani, soprattutto durante una pandemia.