La morte del piccolo Gioele non ha fermato la festa a Ozieri
Ozieri ha vissuto una tragedia immane, la morte di un bimbo di 10 anni, ma la festa non si è fermata. “Ordine pubblico“, questa la cinica motivazione che non ha concesso cambi di programma. Oggi, invece, arriva il fermi-tutti. Migliaia di persone sabato sera sono arrivate a Ozieri da tutta la Sardegna per vedere Fedez. Tutti sarebbero dovuti andare via insieme con l’annullamento della serata. Sul piatto della bilancia, evidentemente, questo ha pesato più del lutto. Così è stato deciso, ma oggi arriva l’annuncio che i festeggiamenti sono interrotti.
“La perdita di una giovane vita è un dolore incommensurabile. Le parole servono a poco. È il momento del silenzio, del rispetto del dolore altrui e della riflessione – così ha scritto poco dopo la morte del piccolo il sindaco di Ozieri, Marco Peralta -. Oggi la nostra Comunità è stata colpita da un’immane tragedia: un piccolo angelo, Gioele, non è più tra noi. Il pensiero va alla famiglia che, in questo momento, sta vivendo il dolore più grande che si possa provare: la perdita di un figlio. L’amministrazione comunale si stringe intorno alla Famiglia, che non ha più il suo piccolo angelo”. Queste le comprensibili parole di un sindaco che vive da vicino una tragedia simile.
Passato “il momento del silenzio” arriva il classico spettacolo deve continuare. “È doveroso infine precisare che, visto il gran flusso di persone – ha aggiunto – gli organi di pubblica sicurezza hanno ritenuto di non dover sospendere l’evento in programma per ragioni di ordine pubblico“.
“Il comitato e i soci si stringono al dolore dei genitori e familiari tutti per la prematura perdita – aveva annunciato su Facebook l’associazione Beata vergine del rimedio di Ozieri – Per questioni gestionali e organizzative la festa di svolgerà come da programma”.
Il cambio di programma
“A seguito della tragedia accaduta ieri nella nostra città, la Società religiosa della Beata Vergine del Rimedio, svolte tutte le considerazioni del caso, ritiene opportuno annullare i festeggiamenti civili e processione di gruppi folk e cavalieri di oggi domenica 15 Settembre – scrivono -. Confermiamo le celebrazioni prettamente religiose stringendoci con affetto al dolore della famiglia. Una scelta dolorosa ma dovuta. Una scelta che avremmo dovuto prendere già da ieri ma impossibilitati per motivazioni di ordine pubblico e tecnico-logistiche alle quali ci siamo dovuti attenere scrupolosamente“.