Udienza preliminare sul caso dei soli alla diocesi di Ozieri, una novità dalla Cei
Oggi si è svolta l’udienza preliminare dell’inchiesta della Procura di Sassari sui soldi destinati alla Diocesi di Ozieri. L’indagine riguarda presunti casi di peculato e riciclaggio dei soldi dell’8 per mille destinati alla diocesi di Ozieri, trasferiti alla cooperativa Spes tra il 2013 e il 2023. Una novità rilevante è la scelta del Vaticano e della Cei di non costituirsi parti civili nel processo.
Gli imputati sono nove. Tra loro Tonino Becciu, fratello del cardinale Angelo, il vescovo di Ozieri, Corrado Melis, e il direttore della Caritas, don Mario Curzu. Con loro il parroco di San Francesco, don Roberto Arcadu, e quello di San Nicola, don Francesco Ledda, Giovanna Pani, Franco Demontis, Luca Saba e Maria Luisa Zambrano.
Secondo l’accusa, oltre 2 milioni di euro destinati alla diocesi sarebbero stati utilizzati per scopi privati. Il pubblico ministero Gianni Caria ha richiesto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati. Durante l’udienza, i difensori hanno sollevato varie eccezioni legali, inclusa una possibile violazione degli accordi tra Italia e Vaticano. Il giudice si esprimerà il 20 novembre.
Gli avvocati hanno dichiarato fiducia in una risoluzione favorevole. Hanno sottolineato che la mancata partecipazione del Vaticano come parte civile potrebbe indicare che la Chiesa non si ritenga danneggiata dalle azioni contestate.