Turista nei guai dopo l’incontro coi carabinieri di Ozieri.
Una giovane turista di 30 anni, in vacanza in Sardegna con un gruppo di amici, si trovava a Ozieri quando è stata denunciata per il suo comportamento nei confronti delle forze dell’ordine. Durante un controllo di routine, due carabinieri si sono avvicinati alla donna chiedendole di esibire i documenti di identità. Tuttavia, la giovane ha opposto resistenza, rifiutandosi di collaborare e rispondendo ai militari con frasi offensive. Nonostante le ripetute richieste, ha continuato a sostenere di non essere tenuta a fornire i propri documenti.
La situazione è peggiorata quando i carabinieri hanno deciso di accompagnarla in caserma, dove la richiesta di esibire i documenti è stata nuovamente respinta. A questo punto, il rifiuto e le offese rivolte agli agenti hanno portato alla sua denuncia per due reati. Il primo ai sensi dell’articolo 651 del codice penale, per aver rifiutato di fornire indicazioni sulla propria identità. Il secondo ai sensi dell’articolo 341 bis, per offese all’onore e al prestigio di due pubblici ufficiali.
Successivamente, il caso è stato esaminato dal giudice, che ha accolto la richiesta della difesa della giovane, concedendole la possibilità di evitare un processo penale grazie alla messa alla prova. La ragazza dovrà svolgere attività di volontariato presso un ente pubblico a Milano, una misura alternativa che le permetterà di affrontare le conseguenze delle sue azioni senza subire una condanna penale. Il provvedimento sottolinea l’importanza di ottemperare all’obbligo di identificarsi con le forze dell’ordine, senza rifiutarsi di fornire i propri documenti. E di un atteggiamento rispettoso nei confronti delle autorità.