Prevenire è meglio che curare, soprattutto quando si tratta di coronavirus. Per questo il sindaco di Pattada, Angelo Sini, ha deciso di emettere alcuni provvedimenti restrittivi per contenere i contagi.
Complessivamente, nel paese del Lodugoro, sono 2 le positività accertate. Il primo ha riguardato un pattadese che ha trascorso le vacanze a San Teodoro. Il secondo, invece, nel paesino ai piedi del Monte Lerno. La persona, in isolamento volontario da alcuni giorni, ieri ha avuto conferma dal Dipartimento di prevenzione dell’Ats. Le persone entrate in contatto con il positivo sono già state avvisate, e l’Azienda per la Tutela della Salute sta procedendo ai tamponi di cui l’esito verrà noto nelle prossime ore.
Da oggi, nel comune sono state sospese, all’aperto e al chiuso, le attività del ballo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento. Sia che si svolgono in spazi comuni delle strutture ricettive, o in altri luoghi aperti al pubblico, come previsto con ordinanza del Ministro della Salute emanata lo scorso 16 agosto.
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Inoltre è stato disposto l’obbligo di chiusura entro le ore 23 per gli esercizi pubblici compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti e pub in tutti i giorni della settimana. Permane anche il divieto di festeggiamenti anche privati che possano creare assembramenti.
Obbligo di utilizzare le mascherine all’aperto sull’intero territorio comunale, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici come piazze, slarghi e vie dove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea o occasionale. Per gli anziani o affetti da patologie croniche o multiple, infine, l’invito di limitare al massimo i contatti. Soprattutto a quanti hanno stati di immunodepressione congenita o acquisita.
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Nelle scorse ore, il sindaco di Pattada era entrato in polemica con l’Ats circa la mancata comunicazione dei contagiati da covid-19. “Sono venuto a conoscenza dei casi di positività dai diretti interessati che, in questo modo, hanno mostrato un ammirevole senso di responsabilità verso la loro comunità. Non ho avuto nessuna comunicazione in merito dall’Ats regionale, non una mail o una telefonata che mi avvisasse di quanto sta succedendo. Questo è quanto, va bene preoccuparci della movida, ma anche il sistema non mi sembra si stia comportando al meglio“.