La famiglia di Giannella durante il coronavirus.
Sette sotto un tetto, quasi come in una sit com americana degli anni Novanta. Questa è la situazione che si trovano ad affrontare in questi giorni di “quarantena” Giannella e Carlo, chiusi nel loro appartamento di Pattada insieme ai loro cinque figli.
“Qui non ci si annoia, la vera fortuna in questo momento è proprio quella di essere in tanti – esclama mamma Giannella –. Si fanno giochi che normalmente si fanno all’esterno, tipo acchiapparello o nascondino utilizzando i nascondigli più assurdi come l’armadio della camera da letto dei genitori, i più grandi si improvvisano parrucchieri per i più piccoli, oppure si usano i coperchi delle pentole per fare musica e da questo nasce un’orchestra. Come è facile immaginare le giornate passano in fretta ed il bello è proprio questo”.
“Manca, cosa strana a dirsi, proprio la scuola, gli insegnanti, i compagni, in particolare ad Elias, 6 anni, che frequenta la prima elementare”, prosegue. La scuola sembra essere la protagonista di queste giornate in famiglia. “La questione compiti in questi ultimi giorni, nell’incertezza della riapertura o meno delle scuole, sta diventando sempre più pressante e noi genitori possiamo fare fino a un certo punto”, dice.
Ma far conciliare i doveri scolastici con la norma gestione della famiglia sembra essere l’unico vero problema di questa situazione inedita. “Io sto riuscendo a cogliere molto di positivo di questa situazione, nonostante tutto – spiega Giannella – Vivere la famiglia a pieno e come non mai mi rende felice, facendo passare in secondo piano tutta la confusione che c’è in casa e le situazioni in cui mi adiro”.
“Qui si respira un’aria serena, stiamo bene assieme nonostante gli spazi ristretti – conclude – Sembra un controsenso ma in casa ora stiamo meglio rispetto a quando avevamo il fuori a disposizione e si poteva stare meglio. Insomma, è vero che a volte dalle brutte situazioni possono nascere i momenti più belli della vita”.