La costruzione del primo campo Bess a Ploaghe.
A Ploaghe è in corso la costruzione di uno dei campi Bess (Battery Energy Storage System), un innovativo progetto pensato per migliorare la stabilità energetica in Sardegna. Il progetto, ideato da un team di ricercatori e ingegneri del Cern di Ginevra, ha trovato nel nostro paese un alleato strategico in Enel, attraverso la sua divisione Enel Green Power. A sua volta, Enel ha affidato la realizzazione e la messa in funzione dei campi alla società Enemek-Engineering Construction, che si occupa della parte ingegneristica, elettrica, strutturale e informatica.
Il progetto, che ha preso il via a metà 2024, vede la Sardegna tra le regioni pioniere. Oltre al campo di Ploaghe, tra i più grandi d’Italia, si stanno realizzando altri impianti a Ottana, Quartucciu e nel Sulcis. A capo delle operazioni in Sardegna c’è l’ingegnere elettromeccanico Antonello Campus, originario di Sassari, una figura di grande esperienza che ha maturato una carriera internazionale. Dopo la laurea e la specializzazione in Francia, ha lavorato per Ansaldo, Eni e il Cern, per poi approdare a Enemek, dove ricopre attualmente il ruolo di direttore tecnico e Site Manager. Nei giorni scorsi, il consigliere comunale di Sassari e ricercatore in ambito di geopolitica e sicurezza, Angelo Azara, ha effettuato un sopralluogo esterno, poiché il sito è inaccessibile per ragioni di sicurezza.
I campi Bess hanno come funzione principale lo stoccaggio dell’energia, che può essere utilizzata in caso di interruzioni nella produzione, garantendo una copertura di sette giorni. Tuttavia, la funzione più rilevante è quella di stabilizzare la rete elettrica, prevenendo gli sbalzi di tensione causati dall’energia prodotta da fonti rinnovabili come le pale eoliche, gli impianti fotovoltaici e le centrali termoelettriche, come quella di Fiumesanto, nel comune di Porto Torres. La stabilizzazione dell’energia è un’esigenza cruciale, soprattutto dopo gli ultimi episodi in cui le interruzioni di corrente hanno danneggiato abitazioni e aziende.
Dal punto di vista tecnico, ogni campo Bess sarà composto da sette cluster, per un totale di 180 megawatt, in grado di soddisfare il fabbisogno di 45mila abitanti. Ogni cluster avrà sei isole, ciascuna composta da quattro container contenenti batterie. Il funzionamento sarà attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette, garantendo un’operatività continua per tutto l’anno. Una sottostazione all’interno del campo sarà collegata tramite un cavo sotterraneo alla sottostazione di Terna, nei pressi di Saccargia, dove si trovano i pali dell’alta tensione.
L’entrata in funzione dei campi Bess è prevista per l’estate di quest’anno, con un periodo di collaudo che dovrebbe concludersi entro la fine del 2025. Quando completi, questi impianti garantiranno una gestione più efficiente dell’energia prodotta, evitando gli sbalzi di tensione e migliorando la qualità del servizio elettrico per tutti i cittadini sardi. Il progetto rappresenta una pietra miliare nella trasformazione energetica dell’isola, con impatti positivi per il presente e il futuro delle sue comunità.