Via al cantiere per la realizzazione dell’Antemurale a Porto Torres
Oggi a Porto Torres la firma del verbale di consegna lavori: prende avvio ufficialmente la realizzazione dell’Antemurale. Questa mattina, negli uffici dell’AdSP del porto turritano, i responsabili della Sales SPA, società aggiudicataria dell’appalto, hanno firmato il verbale di consegna dei lavori. Ecco l’avvio della tanto attesa opera a protezione dal moto ondoso dello scalo commerciale. Un passaggio cruciale che arriva a conclusione di una lunga fase (5 anni dalla firma del contratto) nel corso della quale l’Ente ha ottemperato alle prescrizioni stabilite, col Decreto Via del mese di febbraio 2018, dai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali.
Il lavoro preliminare
Tra queste, quelle ante operam relative ai monitoraggi sulle correnti e sulla presenza di cetacei. Ma anche ai rilievi topo-batimetrici, alle indagini preventive per la presenza di eventuali residuati bellici e alla caratterizzazione dei sedimenti. Per concludere con l’espianto ed il reimpianto, in aree limitrofe a quelle dei lavori, della posidonia.
Interventi che hanno inciso notevolmente sulla tabella di marcia del cantiere e, in particolare, sui costi dell’opera rispetto al prezziario stabilito in fase di aggiudicazione della gara d’appalto. Elementi, questi, oggetto di riserva da parte dell’appaltatore e che verranno affrontati in sede di Collegio Consultivo Tecnico, organo composto da un rappresentante per parte (in questo caso uno per l’AdSP e uno per la Sales) e un presidente (scelto di comune accordo), con funzioni di supporto per la rapida risoluzione di eventuali controversie in fase di esecuzione del contratto.
Già nei prossimi giorni la Sales potrà procedere all’accantieramento di parte del molo di Ponente, all’avvio della produzione dei cassoni e, sempre in ottemperanza alle prescrizioni del Decreto Via, alla posa dei dissuasori antistrascico a protezione del posidonieto recentemente impiantato dall’AdSP, allo spostamento del fortino militare della II Guerra Mondiale e della statua della Madonnina del molo di Levante.
Come da progetto, le fasi successive prevedono il prolungamento della diga di Ponente e la resecazione di parte della banchina degli alti fondali per consentire una più agevole manovrabilità in ingresso ed in uscita dal bacino portuale. Ogni step sarà accompagnato da specifici monitoraggi ambientali che andranno avanti anche dopo il completamento dei lavori.
Il presidente Deiana
“Oggi chiudiamo definitivamente una lunghissima ed altrettanto onerosa fase di monitoraggio di carattere ambientale e avviamo ufficialmente la tanto sofferta fase realizzativa dei lavori nel porto storico – dice Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna -. È un traguardo importante per il futuro dello scalo di Porto Torres. Ma è altrettanto difficile soprassedere sulla dilatazione delle tempistiche per l’adeguamento alle prescrizioni ante operam che, spiace constatare, diventano inconciliabili con l’attività di infrastrutturazione di un’opera come questa, i cui costi, in cinque anni dalla firma del contratto, sono lievitati e richiedono una decisa revisione e attualizzazione”.