Operativo il nuovo centro di aggregazione di Porto Torres.
E’ operativo da una settimana a Porto Torres il nuovo Centro di aggregazione, rivolto alle giovani e ai giovani dagli 11 ai 24 anni, all’interno della Casa delle Associazioni in via Principe di Piemonte 61. Il servizio, attivato nell’ambito del progetto Centri in Rete, è stato finanziato con circa 178mila euro derivanti dai fondi PLUS dell’ambito territoriale di Sassari, Porto Torres, Sorso e Stintino.
Il centro è finalizzato alla creazione di spazi di vita sociale, culturale e di inclusione. L’obiettivo è quello di promuovere il benessere delle giovani generazioni e di prevenire ogni forma di disagio.
L’apertura del centro è stata presentata stamattina, 30 novembre, nella sala consiliare del Comune turritano dall’assessora comunale alle Politiche Sociali Simona Fois, dal dirigente del settore Politiche Sociali Flavio Cuccureddu, dal funzionario Marcello Tellini, da Maria Grazia Sias, vicepresidente del Consorzio “La Sorgente” che raggruppa le cooperative “La Clessidra” ed “Edupè” nella gestione del centro per i prossimi 2 anni. Presente anche l’assistente sociale Denide Dachena.
L’iniziativa rappresenta una risposta concreta che l’attuale amministrazione comunale ha voluto dare all’ormai cronica carenza di luoghi di socializzazione e di aggregazione dedicati alle ragazze e ai ragazzi. «Siamo partiti dall’esigenza di questa città – ha detto l’assessora Fois – di intercettare le necessità di questa fascia giovanile che aveva manifestato del disagio e che ormai da molto tempo non poteva disporre di uno spazio condiviso». Il precedente luogo aggregativo all’interno del territorio, infatti, era la Ludoteca comunale, chiusa definitivamente nell’ormai lontano 2012.
L’apertura del centro di aggregazione, in cui sono operative 5 figure, segna dunque un nuovo punto di partenza, di rilancio e di stimolo per le politiche sociali-educative che meritano la massima attenzione. «Nel nostro territorio – ha sottolineato Marcello Tellini – si registra un notevole livello di abbandono scolastico al quale si cerca di rispondere con questa tipologia di progetti che mettono insieme studio e divertimento»
«Nutriamo grandi aspettative sull’adesione al servizio – ha aggiunto il dirigente Flavio Cuccureddu – perché, oltre a rappresentare l’importante lavoro di squadra dell’intera struttura, si inserisce in un’attività più ampia rivolta ai minori della città. Basti pensare al Coordinamento pedagogico territoriale dei servizi educativi per l’infanzia, istituito di recente, che riunisce tutti i soggetti che si occupano dell’offerta educativa rivolta alle bambine e ai bambini turritani»