Il progetto di conservazione dell’Asinara.
Iniziato nel 2022, il progetto di conservazione dell’Asinara, sostenuto dalla Fondazione Capellino e dalla Blue Marine Foundation, ha superato le aspettative iniziali. L’originario piano di ampliamento dell’Area Marina Protetta (AMP) – che vedeva il coinvolgimento dell’area 1000 ettari – è stato esteso grazie alla collaborazione con la Regione Sardegna e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).
All’Ente Parco è stata affidata la gestione di tre siti Natura 2000: l’Isola dell’Asinara, l’Isola Piana di Porto Torres e l’area dall’Isola dell’Asinara all’Argentiera ampliando così la superficie marina protetta a oltre 55.000 ettari che vanno ad aggiungersi all’area originaria di 10.800 ettari per un totale di circa 66.345 ha.
La convenzione include l’aggiornamento delle misure di conservazione, attività di vigilanza e monitoraggio degli habitat e delle specie prioritarie quali ad esempio cetacei, praterie di posidoni, etc. Dal dicembre 2022, anno di inizio del progetto, un tavolo tecnico è stato istituito per migliorare la gestione del Parco dell’Asinara, sviluppando una road map che comprende un piano di gestione della pesca, un marchio di qualità per il pescato dell’Asinara e un programma di conservazione marina.
A gennaio 2024, la Regione Sardegna ha approvato la creazione della Riserva della Biosfera Transfrontaliera tra Sardegna e Corsica, rappresentando il primo esempio di riserva transfrontaliera nel Mediterraneo. Il Programma UNESCO Man and Biodiversity (MaB) supporterà la conservazione della biodiversità e promuoverà lo sviluppo socioeconomico sostenibile.
La superficie del nostro pianeta è ricoperta per il 70% da mari e oceani. A questo pianeta blu dobbiamo la produzione di più del 50% dell’ossigeno che respiriamo e l’assorbimento di circa il 30% delle emissioni di CO2 generate ogni anno dall’attività umana e dall’inquinamento terrestre. Con l’obiettivo di ridare alla natura e al pianeta quanto gli è stato sottratto Fondazione Capellino e Blue Marine Foundation, di concerto con le istituzioni pubbliche, hanno voluto mettere a fattor comune le singole competenze per migliorare l’efficacia di gestione della Riserva transfrontaliera del Mediterraneo promuovendo così la conservazione di habitat cruciali e specie vulnerabili, secondo le attuali linee guida europee.
In linea con la Nature Restoration Law – approvato dal Consiglio UE – che mira a proteggere e ripristinare il 20% delle superfici terrestri e marine dell’Unione entro il 2030, estendendo la tutela al 30% di territori selezionati, e a tutti gli ecosistemi scelti entro il 2050 la gestione di questi siti di rilevanza europea contribuirà esattamente all’obiettivo del 30% di aree protette.
“La protezione dei mari e degli oceani è cruciale per il nostro pianeta. Con l’ampliamento di oltre 55.000 ettari di superficie marina protetta grazie a questo progetto, stiamo contribuendo attivamente alla sostenibilità ambientale e alla conservazione della biodiversità.” commenta Pier Giovanni Capellino, Presidente della Fondazione Capellino “Attraverso il principio della Reintegration Economy, la Fondazione reinveste il 100% dei profitti di Almo Nature – al netto di costi e tasse – in progetti che non solo proteggono la biosfera ma anche favoriscono la rigenerazione ecologica. Questo modello non solo restituisce spazi vitali alla natura ma promuove anche la diversità delle forme di vita, fondamentale per preservare l’equilibrio del nostro pianeta.”
Questi eccezionali risultati testimoniano l’efficacia delle partnership tra enti pubblici e privati nella protezione e valorizzazione del patrimonio naturale, confermando l’Asinara come un modello di eccellenza nella gestione ambientale replicabile in altre zone marine.