Porto Torres, il “ballu tundu” che unisce Cipro e la Sardegna
Cipro e la Sardegna, due culture diverse ma con tanti punti in comune si sono incontrate col ballu tundu a Porto Torres. Alla Tenuta Li Lioniil terzo appuntamento del festival internazionale di musiche polifoniche Voci D’Europa. Le cantanti del coro femminile cipriota Amalgamation Choir sono salite sul palco tra gli applausi, reinterpretando melodie tradizionali e canti popolari sotto la direzione di Vasiliki Anastasiou. È stata una presenza scenica di forte impatto a iniziare dalla bellezza folgorante delle acconciature, dei lineamenti ellenici e mediorientali, i costumi variopinti che riconducono alla passione per l’esplorazione della cultura tradizionale reinterpretata in una visione moderna, condividendo storie narrate centinaia di anni fa.
La curiosità delle artiste cipriote si è spinta a voler sperimentare le tradizioni sarde in modo diretto, inserendosi tra le danze lanciate dal gruppo folk Intragnas di Porto Torres accompagnato all’organetto e chitarra, per fondersi insieme in un grande ballu tundu che ha unito idealmente i due popoli e le due culture. Il concerto è stato impreziosito dalle esibizioni del Coro Polifonico Turritano e dal coro Canta la Gioia immersi in un contesto di promozione della cultura musicale, dell’artigianato e dell’enogastronomia del territorio. Una targa di partecipazione, quale attestato di stima, è stata conferita a Giustina Serra, socia fondatrice e sostenitrice del Coro Polifonico Turritano.
L’Amalgamation Choir
Sabato sera le “Amalgamation Choir” hanno invece dato spettacolo all’interno della chiesa di San Gavino, creando un’atmosfera che a prescindere dalla comprensione delle parole è stata capace di trasmettere pathos, senso appartenenza, identità, comunità e amicizia. “Dal momento in cui abbiamo messo piede su questa meravigliosa isola siamo state trattate con rispetto, gentilezza e amore – ha affermato Anastasiou –. Siamo molto soddisfatte del nostro soggiorno perché percepiamo che gli organizzatori stanno lavorando molto intensamente. Lle visite guidate nei siti archeologici ci hanno permesso di scoprire le esperienze storiche in comune tra Cipro e la Sardegna. Ci sono molti elementi comuni come l’ospitalità, la natura, il mare, il cibo, l’olio d’oliva, il meteo; e questo ci fa veramente sentire a casa. Non vediamo l’ora di condividere con voi la nostra musica e ci piacerebbe molto ricambiare l’invito dalla nostra Cipro”.
A regalare altre emozioni in musica è stato l’ensemble svizzero Thélème, composto da contraltista e strumenti antichi come liuto e viola da gamba, che ha proposto un repertorio improntato sulla musica rinascimentale. L’intensa giornata del festival ha preso il via già in mattinata con l’esibizione del Coro Polifonico Turritano sul traghetto diretto all’Asinara.