Istituita una cabina di regia per accogliere i profughi dall’Ucraina.
Una cabina di regia per gestire l’accoglienza di profughi dell’Ucraina a Porto Torres. Ieri pomeriggio l’aula consiliare del Comune ha ospitato un confronto tra l’amministrazione comunale, gli ex sindaci e le associazioni di volontariato, per definire un piano d’azione per attivare la macchina della solidarietà anche in città, nel caso si renda necessario accogliere chi fugge dalla guerra. La scorsa settimana, su proposta di Dino Dessì, gli ex primi cittadini si erano riuniti per fare il punto sulla situazione, decidendo di incontrare successivamente i volontari turritani per condividere le strategie.
In apertura dei lavori, il sindaco Massimo Mulas e l’assessora alle Politiche sociali Simona Fois hanno illustrato lo stato dell’arte per quanto riguarda normative e orientamenti nazionali in materia. Il governo ha espresso una preferenza per attivare in prima istanza i centri Sai (ex Sprar), già specializzati nell’accoglienza dei migranti. Ma poiché quello turritano avrebbe una disponibilità limitata, sarà possibile anche creare una rete di famiglie per l’accoglienza domiciliare. È stato così avviato un censimento on line dei nuclei familiari disponibili a ospitare i profughi (il link è disponibile sul sito del Comune nella sezione Avvisi). Con la specificazione che la procedura di affidamento sarà gestita dal Tribunale, come prevede la legge. Un aspetto fondamentale è rappresentato dal coinvolgimento di mediatori linguistici in grado di facilitare la comunicazione con le persone provenienti dall’Ucraina e promuovere attività di animazione e formazione per i più piccoli.
Gli ex sindaci Gilda Usai Cermelli, Eugenio Cossu, Dino Dessì e Giacomo Rum sono intervenuti per condividere esperienze passate e suggerimenti per facilitare questo processo. In particolare, Eugenio Cossu ha confermato come la compagnia Grimaldi, di cui è responsabile regionale, abbia previsto il trasporto gratuito per i profughi Ucraini.
Proposte e piena disponibilità a collaborare sono arrivate anche dalle associazioni presenti: il Cisom, la Consulta del Volontariato, l’Agesci, il Cngei, Parada (che ha proposto indicazioni concrete basate sui progetti che sta gestendo in Europa) e Doulos: quest’ultima, ha avviato in città una raccolta di materiale e viveri da inviare nel teatro di guerra. All’incontro ha preso parte anche il presidente del Consiglio comunale Franco Satta.
Si è così deciso di istituire una cabina di regia ristretta composta dagli ex sindaci insieme a referenti dei servizi sociali e delle associazioni, per definire un piano esecutivo di azioni. Prossima riunione organizzativa il 24 marzo nella Casa delle Associazioni.