L’ordinanza di Porto Torres che vieta il fumo nelle spiagge.
Anche quest’anno entra in vigore l’ordinanza che impone il divieto di fumo nelle spiagge di Porto Torres. Il sindaco Massimo Mulas questa mattina ha firmato il provvedimento per la tutela della salute pubblica e del decoro in città.
Dal 15 luglio fino al 31 ottobre non si potrà fumare su tutte le spiagge e negli specchi d’acqua, fino ad una distanza di 20 metri dalla riva, ricadenti nel territorio comunale. Vietato, inoltre, abbandonare rifiuti prodotti da fumo nelle acque marine e negli arenili. Sarà consentito fumare soltanto nelle aree appositamente attrezzate per ospitare i fumatori, ove presenti. In mancanza delle apposite aree, è consentito fumare esclusivamente al di fuori della spiaggia ed essendo comunque vietato l’abbandono di rifiuti sarà necessario munirsi di idoneo contenitore utile per la raccolta di mozziconi o altri rifiuti prodotti da fumo.
La violazione dell’ordinanza, salva l’applicazione dell’art. 650 del Codice Penale o delle altre leggi e Regolamenti generali e speciali in materia di tutela dell’ambiente e igiene pubblica, è punita con le sanzioni che prevedono il pagamento di una somma di denaro da 25,00 a 500,00 euro
Nell’ordinanza si ricordano i dati del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità secondo i quali il fumo di tabacco risulta essere una delle principali cause di morte e di disabilità tra la popolazione, tali da giustificare l’iniziativa delle amministrazioni pubbliche tese a scoraggiare tale insana propensione. Importanti ricerche scientifiche svolte dall’Istituto Nazionale dei Tumori hanno verificato che, in presenza di determinate condizioni ambientali, l’inquinamento generato dal fumo di sigarette sotto gli ombrelloni può superare quello che si registra in una zona a elevato traffico di auto.
“In virtù della vocazione turistica del territorio del Comune di Porto Torres, legata alle sue indubbie bellezze naturali e paesaggistiche – si legge nell’ordinanza – questa amministrazione intende contrastare i comportamenti degenerativi conseguenti al fumo che ledono il diritto di ogni cittadino a godere del benessere offerto dal vivere e soggiornare in un habitat dotato di alto decoro igienico-sanitario ed estetico dei luoghi”
Quanto all’abbandono dei rifiuti prodotti da fumo di sigarette, nel testo si sottolinea come essi costituiscano materiale non biodegradabile e contengano un grande quantitativo di componenti nocive per l’ambiente quali nicotina, polonio 210, composti volatili tossici, catrame, idrocarburi policiclici, acetato di cellulosa e altri.