Al via l’indagine a Porto Torres.
Si chiama “La Porto Torres che vorrei” ed è l’indagine lanciata dall’assessorato comunale alle Attività produttive per raccogliere idee, suggerimenti e progetti degli esercenti turritani.
Il questionario è stato caricato sul sito web del Comune, è composto da 52 domande e vuole raggiungere diversi obiettivi: da un lato fotografare lo stato del commercio in città, mettendo insieme informazioni preziose sulle tipologie di attività, sull’approccio verso l’innovazione e sul comportamento d’acquisto della clientela; dall’altro raccogliendo criticità e punti di forza del settore, con la possibilità di formulare idee sulle azioni da sviluppare nei prossimi anni. Con una attenzione particolare al rapporto tra il commercio, il turismo, la cultura, la viabilità e il sociale.
L’amministrazione invita gli operatori a scaricare il questionario e a consegnarlo, compilato in forma anonima, in una cassetta collocata all’ingresso del palazzo comunale di piazza Umberto I.
“La pandemia ha rappresentato una brutto colpo per chi ha un negozio, un bar e un ristorante – dichiara l’assessore alle Attività produttive, Salvatore Frulio – con questa iniziativa di ascolto vogliamo prima di tutto manifestare la nostra vicinanza al comparto. È il momento di costruire insieme le politiche di sviluppo, e il primo passo non poteva che essere dare la parola a chi vive la crisi sul campo. Ci aspettiamo non solo di raccogliere spunti e proposte per rilanciare il commercio ma chiediamo contributi per mettere in rete le diverse anime della città. La grande lezione di questo brutto periodo è che non ci si salva da soli, ma che una comunità si risolleva se tutte le sue parti condividono lo sforzo di ripartire“.