L’appuntamento per martedì alle 10 e 30.
Continua la campagna di divulgazione scientifica del Parco Nazionale dell’Asinara, con un incontro alla scoperta dei fondali marini dell’Isola dell’Asinara e del Mediterraneo. La diretta web andrà in onda martedì 19 maggio alle ore 10 e 30 nei canali social e youtube del Parco dell’Asinara e sul sito istituzionale.
Da oggi è anche disponibile una piattaforma online che raccoglie tutti i webinar andati in diretta Facebook sino ad oggi e permette agli studenti universitari, alle guide Aigae, alle guide esclusive e agli operatori del Parco di acquisire i certificati di partecipazione e i relativi crediti formativi.
Martedì mattina si parlerà di ambiente marino, delle caratteristiche geomorfologiche dei fondali e dei principali popolamenti associati, ma anche del progetto comunitario Neptune e dell’Associazione dei Diving dell’Asinara. L’ambiente marino costituisce per l’Asinara un elemento di particolare pregio ed interesse scientifico e naturalistico ed è caratterizzato da un’elevata integrità e diversità delle comunità floro-faunistiche, da un notevole valore paesaggistico, dall’ottima qualità delle acque in termini ecologici e di contaminazione chimica.
I fondali dell’Isola presentano caratteristiche profondamente differenti nei due versanti principali.
Il versante ovest è caratterizzato da ripidi pendii che hanno la loro naturale continuazione nella parte sommersa, in continuità con la fossa delle Baleari. La morfologia del fondo marino risulta costituita da numerose frane ricche di anfratti, canaloni e spaccature che verranno descritte attraverso dei video inediti e delle immagini dal più profondo del mare.
Nella parte orientale il fondale decliva gradualmente fino ad una profondità massima di circa 50 metri. Il fondo, caratterizzato da substrati incoerenti, è composto prevalentemente da sabbie grossolane costituite da detrito organogeno su cui sono presenti grossi affioramenti rocciosi. La piattaforma continentale dell’Asinara risulta in continuità con quella delle Bocche di Bonifacio ed è incisa dalla larga valle del canyon di Castelsardo, dalla quale risale il ramo occidentale del canyon dell’Asinara.