Il Partito dei Sardi a Porto Torres.
C’è anche il Partito dei Sardi tra i sostenitori della coalizione civica e autonomista di Porto Torres. Un’alleanza per sostenere il candidato sindaco Franco Satta e scalzare gli avversari nella tornata elettorale del 25 e 26 ottobre.
Il partito indipendentista, coordinato nel centro turritano da Alessandro Pinna, ha sostenuto fin da subito la candidatura di Satta. Una scelta di cambiamento rispetto al Movimento 5 Stelle, e le coalizioni di centrosinistra e centrodestra. “Abbiamo in mente un grande progetto di rianimazione sociale e culturale. Questo aspetto è fondamentale per lo sviluppo e la rinascita di Porto Torres – ha esordito il coordinatore -. Viviamo un momento di forte crisi, ma abbiamo tanti asset che ci consentiranno di ripartire“.
Sul futuro di Porto Torres l’ombra dei debiti fuori bilancio del Comune
Il centro turritano negli ultimi decenni ha vissuto fasi di intenso sviluppo. Con il declino della petrolchimica, la città ha avuto un repentino decadimento. La mancanza di alternative, poi, ha provocato un graduale spopolamento. La grande scommessa, secondo il Partito dei Sardi è quello di portare lo sviluppo laddove il lavoro è mancato. Nondimeno il discorso legato all’autorità portuale. Questo perché Porto Torres viene esclusa, rispetto a Cagliari e Olbia. Ma anche la grande opportunità offerta dal Parco nazionale dell’Asinara, dove il Comune dovrebbe incidere maggiormente.
Un progetto di recupero della città che ha trovato completamente d’accordo il candidato sindaco, Franco Satta: “I nostri monumenti giacciono nel degrado. A partire dalla Torre Aragonese che non si può tenere in quelle condizioni. Occorre rivedere e progettare il tutto. Per questo sto pensando ad un assessorato al decoro urbano. Il cittadino deve capire che vogliamo lavorare per la città e non abbiamo voglia di fermarci. Vogliamo pensare una Porto Torres a misura di uomo”.