Il Consiglio comunale di Porto Torres ha approvato il Peba, strumento comunale per le barriere architettoniche esistenti
Porto Torres vuole trovare e abbattere le barriere architettoniche, il Consiglio comunale ha approvato il Peba. “Guardiamo all’approvazione del Peba come un importante risultato – commenta il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas -. Ma soprattutto come un punto di partenza in quel cammino di civiltà che mira a rendere la nostra società sempre più accessibile e inclusiva. La piena soddisfazione si avrà quando la città sarà priva di barriere architettoniche e, intanto, abbiamo compiuto un primo passo fondamentale, frutto del lavoro di tutti i nostri uffici che hanno permesso di passare dall’enunciazione di principi all’individuazione delle problematiche, alla pianificazione e alla progettazione delle soluzioni”.
L’assessora Tortu e le barriere architettoniche a Porto Torres
L’approvazione del “Piano di abbattimento delle barriere architettoniche” da parte del Consiglio comunale è arrivata nella seduta di giovedì 27 settembre. “Nel Peba c’è tutta la sensibilità mostrata dall’amministrazione comunale – ha aggiunto l’assessora all’Urbanistica Gian Simona Tortu – che fin dal suo insediamento si è messa a lavoro per ottenere le risorse necessarie all’elaborazione di questo strumento essenziale dal punto di vista dell’indagine e della pianificazione. Il Piano riflette, inoltre, l’attenzione della Commissione urbanistica presieduta da Gavino Sanna e il sentito interesse del consigliere Sebastiano Sassu nel corso di tutto l’iter di approvazione dello strumento che permetterà di intercettare e incanalare le risorse comunali, regionali e nazionali necessarie a realizzare quanto contemplato nel documento di pianificazione strategica”.
Il Piano approvato
Il Comune turritano è uno dei pochi comuni in Italia ad aver scelto di dotarsi di dello strumento di analisi e programmazione che consente di pianificare una strategia che tenga conto di tutti i fattori limitanti e di tutti gli spazi nella loro interrelazione.
Per la progettazione del PEBA l’amministrazione comunale ha chiesto e ottenuto un finanziamento regionale di 20 mila euro. Grazie al piano, redatto dall’architetto Gavino Cau, si potranno coordinare e programmare interventi che consentano la creazione di un sistema urbano accessibile per tutta la popolazione partendo dall’analisi puntuale dello stato di fatto delle strutture, delle aree pubbliche e delle situazioni di impedimento, rischio e ostacolo per la fruizione degli spazi cittadini.
La mobilità e l’accessibilità sono tra gli indicatori più importanti nella valutazione della qualità della vita all’interno dei contesti urbani: la piena fruibilità delle strade, degli spazi e dei servizi pubblici permettono infatti ai cittadini di vivere la città in maniera autonoma e sicura. Questa fruibilità è però spesso limitata dalle “barriere architettoniche”, termine che un tempo si concentrava solo sulle persone con disabilità fisiche ma che oggi comprende anche tutti i soggetti con difficoltà temporanee.
I servizi del Peba
Il PEBA, oltre a dettare linee guida e regole che normano l’abbattimento delle “barriere architettoniche”, sia per nuovi interventi sia per l’adeguamento di aree e spazi pubblici e privati esistenti, scatta una fotografia completa sulle condizioni di accessibilità degli edifici-comunali a uso pubblico, delle principali strutture di interesse pubblico anche non comunali, dei giardini e parchi pubblici, di marciapiedi, parcheggi e piazze. L’obiettivo è individuare le barriere da eliminare e predisporre un piano di azione coordinato basato su un ordine di priorità degli interventi e tenendo conto dei relativi costi.
Attraverso i rilievi effettuati su tutto il tessuto urbano si è proceduto anche a una stima dei costi complessivi per gli interventi. Per gli edifici di proprietà comunale la spesa necessaria ammonta a circa un milione di euro, mentre nelle aree urbane, dove gli interventi sono stati valutati come prioritari, la spesa stimata è di circa euro 1 milione 178 mila euro a cui vanno sommati gli spazi pubblici per l’incontro e svago, quali piazze e giardini, per un importo di circa 64 mila euro.
L’obiettivo è, quindi, quello di garantire il raggiungimento del massimo grado di mobilità nell’ambiente abitato.