L’appuntamento per domenica 12 luglio con la raccolta dei rifiuti.
Volontari in azione per diffondere la sensibilizzazione sul tema dell’abbandono dei rifiuti in mare e nelle spiagge di Porto Torres. Domenica 12 luglio in diversi tratti del litorale di Porto Torres si svolgerà l’iniziativa di educazione ambientale #siAmoMare per accendere i riflettori sul fenomeno della plastica nei mari e sulle conseguenze nella fascia costiera. L’attività, organizzata dall’associazione Azen Kayak, è patrocinata dal Comune di Porto Torres e sarà svolta in collaborazione con la sezione sassarese di Legambiente. Per facilitare l’opera dei volontari è previsto il supporto delle associazioni Cvsm ed Eco_logica_mente.
Sono cinque i punti del litorale che saranno “setacciati” dai partecipanti: le spiagge di Renaredda, Scogliolungo e Acque Dolci, inserite nel territorio urbano, e quelle di Scoglio Ricco e La Farrizza che verranno raggiunte in kayak. “Abbiamo accolto con entusiasmo la richiesta di supporto da parte dell’associazione Azen Kayak, perché il tema del marine litter è purtroppo molto attuale e il livello di attenzione delle istituzioni non deve mai abbassarsi. Oltre all’attività di raccolta dei rifiuti – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Cristina Biancu – i volontari effettueranno anche un altro tipo di raccolta, quella dei dati sui rifiuti spiaggiati, utile per approfondire le informazioni sulla tipologia di materiale che viene disperso nei nostri mari”.
L’appuntamento è per le 8 e 30 nel parcheggio della spiaggia della Renaredda. L’attività di monitoraggio andrà avanti sino alle 11 e 30. Il circolo di Legambiente Sassari provvederà a fornire le schede e le indicazioni per la raccolta dei dati nell’area di campionamento. “L’Azen Kayak è un’associazione etico-sportiva il cui scopo è quello di eliminare quanta più plastica possibile dai nostri mari, sensibilizzando e responsabilizzando ognuno di noi al rispetto dell’ambiente. A piccoli, consapevoli passi”, aggiungono i promotori dell’iniziativa, i quali in questa occasione applicheranno il protocollo fissato dall’European Environmental Agency nel programma Marine Litter Watch, usato da altre associazioni e istituti di ricerca. Lungo l’area di campionamento saranno contati e annotati tutti gli oggetti trovati. I rifiuti verranno anche registrati seguendo le categorie indicate nella scheda e poi si procederà alla loro raccolta.