Sabato 14 settembre il primo matrimonio.
Fiori d’arancio nell’antica Turris Libisonis, la Porto Torres di duemila anni fa che custodisce i tesori dell’età romana ammirati ogni anno da migliaia di visitatori. Il primo matrimonio con rito civile fra i resti dell’unica colonia iulia della Sardegna si svolgerà sabato mattina. A scegliere il sito come luogo ideale per coronare l’unione è stata una coppia residente a Porto Torres.
Lei, originaria di Nuoro, abita da dodici anni in città. Lui è di Porto Torres. Entrambi sono appassionati delle vicende del passato: seguono costantemente nel corso dell’anno le attività culturali che vengono svolte nel sito, partecipano assieme ai loro bimbi alle iniziative didattiche e si dichiarano orgogliosi di essere la prima coppia a sposarsi in un’area archeologica così importante.
Il matrimonio sarà celebrato dall’assessora alla Cultura, Mara Rassu, nella terrazza che si affaccia sui reperti dell’area termale denominata Palazzo di Re Barbaro. “Grazie al prezioso lavoro del nostro ufficio di Stato Civile e alla fondamentale collaborazione del Polo museale della Sardegna e della Soprintendenza Abap per le province di Sassari e Nuoro, siamo riusciti a sbloccare tutti gli intoppi burocratici. L’area archeologica di Turris Libisonis – sottolinea l’assessora – è una delle nostre eredità più preziose. È fra i siti più importanti della Sardegna con i suoi imponenti monumenti e i suoi splendidi mosaici e riteniamo possa essere un luogo dove non solo i matrimoni, ma anche gli eventi possono trovare la loro cornice ideale, contribuendo a valorizzare e far conoscere sempre di più questo splendido posto ricco di storia”.
Dopo l’approvazione del regolamento in Consiglio comunale, due anni fa, sono stati in tanti a scegliere di unirsi in matrimonio all’aperto a Porto Torres. Fra i siti più richiesti ci sono quelli davanti al mare: il parco e la Rocca Manna di Balai, lo spazio antistante l’omonima chiesetta e quella di Balai Lontano, il parco Chico Mendes. Anche il giardino antistante la Torre Aragonese è stato teatro di matrimoni civili.
“Più del 60% delle coppie che si sono sposate dopo l’approvazione del regolamento hanno scelto i siti all’aperto e diverse sono le coppie giunte dall’estero appositamente per sposarsi davanti alle nostre bellezze culturali e ambientali, soprattutto dal Regno Unito e dalla Francia”, prosegue l’assessora. Si lavora per promuovere come Destination Wedding sia Porto Torres che l’Asinara, l’esatta metà del territorio comunale. “Abbiamo aderito a Wedding To Sardinia, progetto di cui sono partner la Camera di Commercio di Sassari e diversi comuni del territorio – aggiunge Mara Rassu – che ci consentirà di pubblicizzare la città e l’isola parco come location ideali per il giorno più importante nella vita di una coppia. Il wedding è un segmento di mercato in grado di creare indotto per ristoratori, titolari di strutture ricettive, operatori del trasporto e wedding planner. Inoltre, realizzeremo un servizio fotografico che ci consentirà di promuovere l’immagine della città e dell’Asinara anche nelle riviste specializzate in questo settore”.