Grande successo per l’iniziativa del Comune.
Una settimana senza smartphone e senza qualsiasi altro strumento digitale. Solo bagni in mare o in piscina, passeggiate in mezzo alla natura, attività di gruppo e laboratori di arte dello spettacolo. Dieci adolescenti hanno sperimentato a fine agosto una speciale vacanza “digital detox” che aveva tra gli obiettivi la disintossicazione dal mondo digitale. Il progetto è stato realizzato dall’associazione Max Dance con il supporto dell’Amministrazione comunale, attraverso un bando per l’organizzazione di eventi mirati a favorire la socializzazione dei giovani e degli adulti.
Dieci ragazzi di Porto Torres di età compresa fra gli undici e i diciassette anni hanno potuto convivere per sette giorni, nel camping Golfo dell’Asinara, con altri venti giovani provenienti da tutto il territorio, sperimentando la lontananza da siti web, app, youtube, facebook e qualsiasi altro social network. Lo smartphone è rimasto impostato in modalità aereo per tutta la vacanza, ad eccezione del momento dedicato alle due chiamate al giorno con genitori e familiari consentite dal regolamento. Un uso, quindi, estremamente limitato e più tradizionale del telefono.
“I giovani oggi sono iperconnessi. L’utilizzo eccessivo della tecnologia fa spesso perdere loro di vista le priorità e riduce gli spazi di confronto con i coetanei, che sono fondamentali per la crescita. Il progetto proposto dalla Max Dance – sottolinea l’Assessora alle Politiche sociali, Rosella Nuvoli – è stato selezionato tra quelli che hanno partecipato al bando, perché ha coniugato spirito di aggregazione, creatività e attenzione ai temi sociali”. I ragazzi durante la vacanza non hanno condiviso post o video, ma le tende.
Hanno, inoltre, praticato diverse attività: dal risveglio muscolare nel ginepreto di Platamona, che sorge nell’area tutelata del sito d’interesse comunitario, ai tornei sportivi, per poi passare ai bagni in mare e alla preparazione degli spettacoli di animazione serali. “Nelle ore pomeridiane – aggiunge il presidente della Max Dance, Max Rozzo – i ragazzi si preparavano per gli spettacoli. Potevano pensare poco alla tecnologia e molto all’impegno nelle attività laboratoriali. Sono state particolarmente apprezzate le notti passate all’aperto, coperti solo dal sacco a pelo, e le esperienze con l’equipe di animazione che hanno portato i partecipanti al progetto ad interessarsi, probabilmente per la prima volta, a questo settore». Il gruppo è stato seguito da un capo animatore socio-culturale e turistico, da due operatori di sostegno, da un bagnino e dall’animazione del villaggio. «Il campo estivo è stato positivo – conclude l’Assessora Nuvoli – e ha insegnato ai giovani quanto sia bello stare insieme, viso a viso, sviluppare la propria creatività e imparare anche restando lontani dallo schermo di uno smartphone o di un tablet”.