L’iniziativa partirà i prossimi mesi.
Prendere e lasciare libri, favorire lo scambio culturale e il piacere della lettura, con il coinvolgimento nel progetto anche dei ragazzi beneficiari dello Sprar, il servizio di protezione per i richiedenti asilo e i rifugiati, della comunità cittadina e dell’unica libreria locale. L’idea si chiama BookCrossing e sarà realizzata nei prossimi mesi a Porto Torres.
Il progetto, accolto dall’amministrazione comunale con una delibera di giunta approvata ieri dieci ottobre, è stato sviluppato dal Gus, il Gruppo umana solidarietà che gestisce il servizio Sprar a Porto Torres. Il BookCrossing è un movimento spontaneo per lo scambio e la liberazione di libri, iniziato nel 2001 negli Stati Uniti e diffuso in tutto il mondo, che lega la passione per la lettura alla passione per la condivisione delle risorse culturali e dei saperi. L’idea alla base del progetto è semplice e consentirà a cittadini e turisti di lasciare dei libri all’interno di apposite teche, affinché possano essere ritrovati e quindi letti dalla comunità, che eventualmente può commentarli e far proseguire il loro viaggio, nonché ampliare la scelta di titoli conferendo i libri usati nei punti di raccolta.
L’amministrazione individuerà una o più postazioni nei punti nevralgici e più frequentati della città. Nel frattempo i ragazzi ospiti dello Sprar, attraverso i laboratori di falegnameria che sono già attivi, si occuperanno di realizzare le teche in legno. Un altro step riguarderà il logo, che sarà scelto attraverso un concorso con la partecipazione dei ragazzi di Porto Torres. Infine, per il reperimento di libri sarà coinvolta la libreria Koinè. Il progetto è stato presentato dal Gus ed è stato accolto con estremo favore dall’amministrazione.
“I beneficiari del progetto Sprar saranno parte attiva nelle diverse fasi di programmazione e di conduzione del BookCrossing – spiega Maria Letizia Meridda, responsabile del Gruppo umana solidarietà a Porto Torres – il loro coinvolgimento è un elemento essenziale per il potenziamento dell’incontro tra culture diverse all’interno della stessa comunità e stimolerà i processi di convivenza e cooperazione multiculturale”.
“Siamo molto orgogliosi di aver accolto questo progetto – dichiara l’assessore ai Servizi sociali Rosella Nuvoli – la lettura è un ottimo modo per promuovere la cultura a costo zero e per stimolare i contatti, specialmente tra i giovani. Il BookCrossing ha però anche un’altra valenza importantissima, perché non esclude chi ha una limitata disponibilità economica e permetterà quindi a tutti di leggere senza dover spendere dei soldi”.