Solo tre crociere nel 2025 a Porto Torres, scoppia la polemica

crociere Porto Torres

Le polemiche a Porto Torres per la programmazione delle crociere.

A Porto Torres c’è malcontento riguardo alla programmazione della stagione delle crociere in Sardegna nel 2025, con la sensazione comune che il Nord Ovest della Sardegna è penalizzato rispetto alla Gallura e al Sud. Con soli tre approdi previsti, il porto turritano si trova infatti in fondo alla classifica degli arrivi rispetto agli altri scali sardi.

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Il sindaco di Porto Torres Massimo Mulas era intervenuto pin merito al calendario della stagione crocieristica e sulla distribuzione del numero di attracchi negli scali dell’isola. ”Siamo molto delusi dal programma degli scali delle navi da crociera –aveva dichiarato Mulas-. Il nord ovest viene penalizzato, anche se in rada ad Alghero sono previsti un buon numero di passaggi”. Il primo cittadino aveva fatto sentire il suo malcontento sostenendo che la programmazione ha palesemente lavorato per tenere fuori uno dei pochi scali sicuri per un traffico complesso come quello delle crociere.

Mulas aveva dichiarato che ciò accade da tempo, danneggiando così il territorio. “Non si tiene conto delle caratteristiche e delle potenzialità degli scali, creando danno a un intero territorio – aveva attaccato il sindaco -. Credo che sia stato passato il segno. Soprattutto per quanto concerne la sicurezza per le modalità con cui avvengono attracchi e sbarchi con scialuppe. Roba da terzo mondo”.

Anche il sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto e l’assessore alla Programmazione Enrico Daga, hanno espresso il loro disappunto e hanno dichiarato che il porto più sicuro per gli attracchi e per una migliore distribuzione territoriale è quello di Porto Torres.

E’ intervenuto anche Pierluigi Molino, coordinatore cittadino di Forza Italia, la sinistra sarda, tutti scontenti per il fatto che nel porto turritano sono stati concessi solo tre attracchi su un totale di 286 in tutta la Sardegna. Stando a quanto riporta in un’intervista a La Nuova Sardegna, Molino sottolinea come Porto Torres disponga di un patrimonio storico, culturale e ambientale di grande valore, vantando l’area archeologica più estesa dell’isola, un Parco nazionale, un’Area marina protetta e siti unici come il millenario ziggurat di Monte d’Accoddi, a meno di cinque chilometri dal porto.

Sul piano infrastrutturale, il coordinatore di Forza Italia evidenzia che il porto turistico ha un pescaggio superiore ai sette metri e quello commerciale supera i dieci, escludendo quindi motivazioni tecniche dietro la scelta di limitarne gli approdi. A suo avviso, il declassamento dello scalo deriverebbe da decisioni politiche precise, che l’attuale amministrazione comunale non sarebbe in grado di contrastare, sia per limiti propri sia per vincoli di partito.

Molino aggiunge inoltre che la città si troverebbe in uno stato di degrado evidente, con strade trasformate in discariche e marciapiedi invasi dalle erbacce, rendendo imbarazzante l’accoglienza di turisti e crocieristi. Chiede quindi al sindaco di agire con determinazione presso l’Autorità portuale per difendere Porto Torres e valorizzare il suo scalo, piuttosto che accettarne passivamente il declino.

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