Lo sviluppo del porto tra i punti di Franco Satta.
Franco Satta è il candidato sindaco di Porto Torres per la coalizione civica-autonomista. Componente dei Riformatori, il candidato è sostenuto dalle civiche Impresa Comune, Obiettivo Comune, Sardegna Vera, Fortza Paris e Partito dei Sardi.
Satta ha sottolineato che la coalizione pone al centro dell’azione politica il territorio e la comunità, il rilancio sociale ed economico di Porto Torres, città capofila del nord-ovest. “Il progetto Civico-Autonomista – ha detto Satta -, resta una piattaforma al servizio della città. E l’assemblea dei simpatizzanti e dei coordinatori ha stabilito unitariamente di tenere aperta la disponibilità al dialogo per l’allargamento della coalizione. Frattanto, il lavoro della coalizione Civica-Autonomista è focalizzato su azioni immediate e incisive per far crescere le attività produttive e creare perciò sviluppo e posti di lavoro da parte delle imprese. A partire dal supporto a quelle locali che operano nel comparto artigianale dell’area Asi, nel pieno rispetto di un piano di sviluppo ecologico e sostenibile, che ponga al centro il decoro urbano e la percorribilità della città“.
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Al centro del programma, secondo il candidato sindaco, ha primaria importanza il porto commerciale e industriale, fondamentale per lo sviluppo della Sardegna. Assunto che lo scalo turritano risulta davanti al porto di Olbia per il tonnellaggio merci, e avanti al porto di Cagliari per il traffico passeggeri, risulta in assoluto il secondo scalo della Sardegna. Per questo rivendica la presenza della municipalità turritana in seno al comitato portuale, organo di rappresentanza della Port Autority, che al momento vede presenti le delegazioni di Olbia e Cagliari, e non anche Porto Torres.
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Per quanto attiene alle politiche ambientali, Satta sostiene il proposito di dare una svolta ai progetti di bonifica e riqualificazione degli spazi nei quali s’insediò lo stabilimento industriale. Una visione fondata sulla sostenibilità dell’ecosistema, la salvaguardia e il recupero del patrimonio degli edifici e delle aree comunali. Così come dei beni culturali e storici, della piena fruizione del parco dell’Asinara e di quello archeologico. Il tutto nella ricerca di un dialogo costruttivo, e nella condivisione con la comunità turritana, e con tutte le istituzioni presenti a vario titolo nei processi decisionali sul territorio di Porto Torres.