Le richieste al Comune.
Alleggerire il peso dei tributi, ripensare l’ampiezza degli spazi a disposizione di ristoranti e bar, rendere più appetibile il centro cittadino incrementando gli interventi per il decoro urbano. Sono alcune delle proposte emerse durante il tavolo virtuale che l’amministrazione comunale ha inaugurato giovedì sera con diversi rappresentanti del commercio per pianificare il “dopo coronavirus”.
Sono stati una ventina gli esercenti, soprattutto ristoratori, proprietari di bar, ma anche parrucchieri e titolari di rivendite di generi alimentari che in videoconferenza su skype hanno risposto all’appello dell’assessore alle Attività produttive, Marcello Zirulia, e dell’assessora al Turismo, Mara Rassu.
“Il grido di dolore della categoria è molto forte. Il coronavirus sta mettendo in ginocchio anche il settore del commercio e le aziende legate all’indotto turistico. Abbiamo voluto incontrare una rappresentanza – sottolinea il vicesindaco Zirulia – proprio per raccogliere le proposte da portare all’attenzione della Giunta e della struttura tecnica comunale. Tante attività faranno fatica a riaprire e si rischiano di perdere numerosi posti di lavoro.
Il Comune non possiede abbastanza liquidità da erogare alle centinaia di imprese che hanno sede a Porto Torres: su questo fronte un ruolo importante lo devono giocare il Governo e la Regione. L’amministrazione ragionerà sulle proposte che potrebbero favorire la ripresa della quotidianità, a partire dalla ridistribuzione degli spazi e dalle chiusure selettive e concordate di determinate vie”.
Gli esercenti hanno chiesto di alleviare il peso della Tari e della Tosap, in considerazione della grave crisi e della riduzione dei metri quadri dovuta alle misure di contenimento del coronavirus che dovranno essere necessariamente applicate. “Rifletteremo su questo aspetto con il settore finanziario per trovare una soluzione, magari appellandoci anche al governo per l’utilizzo dei fondi vincolati” aggiunge Marcello Zirulia.
Tra le indicazioni dei commercianti ci sono gli interventi sul decoro, a partire da quelli sulle fioriere del Corso Vittorio Emanuele, per proseguire con le disinfestazioni, le sanificazioni periodiche e l’installazione di ecobox per mascherare i contenitori dei rifiuti, con l’obiettivo di offrire al cliente la percezione di camminare in una città sicura dal punto di vista sanitario. Richiesta, poi, la pianificazione degli accessi alle spiagge, con i relativi controlli.
“È un punto che abbiamo messo all’attenzione di diversi settori dell’amministrazione – afferma l’assessora Mara Rassu – perché le spiagge saranno tra i primi luoghi di attrazione quando sarà determinato l’allentamento delle misure di contenimento del virus. Andranno regolamentati l’attività di pulizia, il controllo delle distanze e l’ingresso: auspichiamo che ci sia una piena collaborazione per garantire la sicurezza e rendere più serena anche l’attività degli esercizi collegati direttamente alla balneazione, come bar e chioschi. C’è la massima apertura, poi, per la pianificazione degli appuntamenti culturali: non appena sarà possibile programmarli secondo i protocolli individuati dagli enti preposti – conclude l’assessora Rassu – ci confronteremo con i commercianti”.