Parla il ragazzo aggredito alla Marina di Sorso.
Forse qualche birra di troppo, e non la contesa di una ragazza, all’origine del pestaggio avvenuto nella notte tra domenica e lunedì alla Marina di Sorso. A raccontare la vicenda è lo stesso protagonista, cui è stato assegnato un mese di cure.
“Mi trovavo alla Marina di Sorso per una passeggiata, quando ho notato la presenza di due conoscenti. Hanno offerto un bicchiere di birra e mi chiedevano sigarette, una dopo l’altra. Avendole terminate ho detto che non ne avevo quasi più – esordisce il 35enne -. Poi volevano un passaggio a Sorso, ma ho rifiutato. Hanno chiamato un ragazzo ed è sceso a prenderli. Nonostante ciò volevano che stessi con loro, ma ho declinato l’invito. Volevano anche la compagnia dalla mia fidanzata, ma ho risposto che sarebbe rimasta con me. Per questo mi hanno aggredito spingendomi e facendomi cadere a terra. A quel punto ho perso i sensi. Con la mia ragazza stavo andando a prendere la macchina, ma l’hanno rotta. Mi hanno inseguito continuando a picchiarmi a pugni a calci per poi trascinarmi a terra“.
A quel punto inizia la fuga in pineta e la seconda zuffa. “La mia ragazza mi ha difeso mentre mi prendevano a calci e pugni, volevano picchiare anche lei, l’hanno spinta. Lei è corsa chiedendo aiuto e quando un signore è uscito, per mandarli via, siamo corsi verso la pineta poco prima della Risacca. Lì sono intervenuti i carabinieri e siamo andati verso loro. Poco dopo è arrivata anche l’ambulanza, che mi ha portato all’ospedale di Sassari“, conclude.