Partono le giornate FAI a Sassari, un viaggio alla scoperta della storia

Una giornata alla riscoperta delle bellezze.

Sono tornate la Giornate di Primavera del Fondo Ambiente Italiano (FAI). Allentate le restrizioni, è possibile riunirsi per godere di monumenti o paesaggi incantevoli, espressione di un passato e di una storia.

Le giornate.

La prima meta del FAI si è svolta ieri dov’è stato nuovamente aperto al pubblico il Giardino di San Pietro, confinante e collegato con l’omonimo santuario di San Pietro in Silki dallo storico convento seicentesco, ora appartenente alla Fondazione Regina Margherita. Oggi, invece, sarà il turno della visita alla chiesetta di Nostra Signora di Bonaria ad Osilo.

La cura del Fai.

Se lo scopo immediato è di rendere un gran numero di persone, quest’anno rigidamente prenotate e contingentate per motivi di sicurezza, partecipe di ricchezze culturali, c’è un’altra finalità non meno importante da sottolineare, quella educativa che il FAI ha sempre particolarmente curato.

Infatti tutte le visite guidate da studenti definiti “apprendisti ciceroni” sono il risultato di un percorso seguito per diversi mesi dagli allievi dei vari istituti aderenti all’iniziativa. Quest’anno si tratta del Liceo Azuni, partner del FAI Sassari in molte altre occasioni, dell’istituto tecnico Giovanni Maria Angioy, anch’esso storica istituzione cittadina, della scuola media del Convitto Canopoleno e di un gruppo di iscritti alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere che per la prima volta partecipano. Ad Osilo, invece, i ragazzi, pur frequentando a Sassari, saranno tutti residenti del paese, preparati con entusiasmo dal professor Campus, docente presso il Liceo Scientifico a Castelsardo.

Attivando questo percorso il FAI intende aprire ai giovani la strada della conoscenza e del rispetto per la natura, l’amore per le opere d’arte e per il contesto nel quale sono nate, insegnando il desiderio di conservare e valorizzare la bellezza intorno a noi della quale spesso non siamo coscienti, talvolta per ignoranza, oppure per la certezza che si manterrà per sempre. Si tratta quindi di un ampio progetto culturale, che si svolge in parallelo ai programmi scolastici con schede preparate dalla delegazione e integrate grazie al prezioso apporto dei docenti interessati.

Il progetto.

Nel progetto c’è un’altra valenza estremamente attuale, racchiusa purtroppo in una sigla ostica: PCTO, Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento. Prevede di indicare agli studenti possibili sbocchi professionali o di individuare e mettere successivamente a frutto le proprie tendenze e aspirazioni, affiancando alla formazione scolastica, prettamente teorica, un periodo di esperienza pratica presso un ente pubblico o privato.

Questa la strada seguita dal Liceo Azuni col tutor FAI professor Espa e la professoressa Colagrossi. Mentre per l’istituto Angioy ha collaborato la professoressa Piras, e la professoressa Mara per la scuola media Canopoleno. Infine gli studenti universitari in Diritto del Turismo, corso di laurea magistrale in “Lingue e Letterature Straniere per la Mediazione Culturale e la Valorizzazione del Territorio”, sono stati coordinati dalle professoresse Bassu e Carboni.

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